Il viaggio può essere intrapreso e vissuto nei più svariati modi, e non ne esiste uno giusto o sbagliato. Ognuno dà al viaggiare un significato diverso, tanto diversi quante sono le emozioni che si possono provare.
Ciò che ho notato durante il mio ultimo viaggio in Asia è che, al di là dei paesaggi che si vedono – più o meno mozzafiato che siano – dei timbri che vanno riempiendo il passaporto e di quanti chilometri ci si spinga lontano da casa, ciò che lascia il segno più indelebile, in grado di cambiare il proprio modo d’essere, sono le persone che si incontrano.
Viaggiatori come me che, una volta lontani da casa, vivono l’esperienza come una rinascita, svincolati da paranoie e costrizioni mentali, scoprendosi persone nuove e cresciute.
Visitare un luogo, per me, significa viverlo, calarsi dentro alle sue dimensioni, sentirlo proprio. Perché il mondo è la nostra casa.
Perdersi per le strade più remote e chiedere indicazioni a gesti ai passanti, entrare in locali in cui mai un turista si sognerebbe di mettere piede (e scoprire cibi incredibili), giocare con i bambini e prendere un caffè con i ragazzi del posto ascoltando le loro storie e i loro sogni…
Ecco che da un viaggio di appena due mesi, tra Malesia, Tailandia, Cambogia e Vietnam, ho ricevuto una gran voglia di vivere e di scoprire questo affascinante pianeta e le culture che lo abitano. Ho voluto concretizzarlo con questo video: Life is a twist
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