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Cisternino come Canneto di Caronia: divampano “misteriosi” incendi in Puglia

Creato il 24 aprile 2014 da Straker
Incendi all’apparenza inspiegabili sono divampatinel mese di marzo a Cisternino in Puglia: i roghi, come quelli di Canneto, sono quasi sicuramente da addebitare a dispositivi che irradiano microonde. Gli esperimenti militari stanno conoscendo un salto di qualità? E’ interessante notare che il fenomeno si manifesta nel pomeriggio e ad intervalli regolari. Sono particolari che meritano di essere approfonditi e collocati in un idoneo contesto esplicativo.
Cisternino come Canneto di Caronia: divampano “misteriosi” incendi in Puglia
Presenta delle fortissime analogie con quanto accadde qualche anno fa a Canneto di Caronia, nel Messinese, il fenomeno delle autocombustioni inspiegabili che hanno costretto negli ultimi giorni una famiglia di Cisternino, in provincia di Brindisi, a lasciare la propria abitazione, una villetta, di recente costruzione, in contrada Casalini nelle campagne della Valle d’Itria. Se ne dice convinto, il vicesindaco della cittadina pugliese, l’avvocato Vito Zizzi.
A prendere fuoco a partire dallo scorso 15 marzo, in vari punti della casa, sono stati un sacchetto di plastica contenente tappi di sughero, un contenitore di rifiuti, due tappeti, un sacchetto di cotone, quattro scatole di cartone contenenti bottiglie di vetro. Sei in tutto gli episodi. Ovviamente la famiglia di Biagio Bufano, 45 anni, è spaventata. Bufano ha dovuto trovare riparo in un’abitazione messa a disposizione da alcuni parenti.
Da quindici giorni, aiutato da amici e parenti, organizza delle ronde ed un monitoraggio continuo per individuare la causa dei roghi. L’uomo ha presentato un esposto alla Procura ed ai Carabinieri. Sono stati interessati anche la Prefettura, l’A.S.L., l’A.R.P.A., la Protezione civile regionale, l’amministrazione comunale, i Vigili del fuoco che in un caso sono anche dovuti intervenire sul posto.
Cisternino come Canneto di Caronia: divampano “misteriosi” incendi in Puglia
Dopo qualche giorno di tregua, sabato pomeriggio si è verificato l’ultimo episodio, quando ormai la famiglia aveva lasciato l’abitazione. Tutti i mobili sono stati portati via e perfino le porte interne sono state scardinate per metterle al riparo da incendi più vasti che potrebbero danneggiarle. All’interno sono state lasciate solo alcune ‘esche’, punti in cui è stato sistemato materiale infiammabile, soprattutto plastica, in modo da verificare se le autocombustioni misteriose continueranno.
Il fenomeno di Cisternino “è praticamente uguale”, sottolinea Zizzi, a quello occorso a Canneto di Caronia, nel 2004. “Le analogie si riferiscono alle modalità con le quali si verificano i fatti; agli orari, sempre di pomeriggio dalle 16 alle 19; la periodicità, cioè ogni 48 ore. Come accadeva in Sicilia, molte volte non si sviluppa una fiamma, ma si avverte odore di plastica bruciata e questo sta avvenendo anche in abitazioni limitrofe”. […]
”Secondo me, delle cause c’erano – dice Zizzi – ma non sono state rese pubbliche. Visto che il fenomeno di Cisternino è praticamente uguale a quello di Caronia, crediamo che l’origine sia più o meno la stessa. Comunque siamo in una fase di accertamento”.
Nei giorni scorsi Bufano, insieme con il sindaco ed altri amministratori, è stato ricevuto dal Prefetto che ha suggerito un approfondimento di indagini ed ha garantito interessamento presso il corpo dei Vigili del fuoco per coadiuvare le azioni intraprese dall’amministrazione comunale e dalla stessa vittima per capire le cause. Nella casa sono state installate delle telecamere e dei rilevatori di fumo, ma finora non è stata individuata alcuna origine plausibile. “È stato interessato anche un ingegnere di un certo livello”, spiega Zizzi. Nei pressi della abitazione sorge, infatti, un’antenna della telefonia mobile.
Sul posto è intervenuto anche un tecnico dell’A.R.P.A. di Brindisi. ”Abbiamo avanzato un’ulteriore richiesta all’Agenzia per l’ambiente – conclude Zizzi – per monitorare la situazione almeno per 48 ore di seguito e di pomeriggio, visto che il fenomeno si verifica dalle 16 alle 20. Eseguire il monitoraggio solo di mattina non ha senso”.
Fonte: siciliainformazioni.com

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