(...) mentre prima per ricordarla mi bastavano cinque secondi, i cinque secondi sono diventati dieci, poi trenta poi un minuto.Il tempo si è allungato pian piano,come le ombre al tramonto. E mi chiedo se di questo passo alla fine il suo viso non sarà inghiottito dall'oscurità.E quell'immagine continua insistente, in qualche parte di me, a tirarmi dei calci e a gridare: ehi, svegliati! Non vedi che sono ancora qui??Svegliati e sforzati di capire (...).Non è che mi faccia male, non provoca nessun dolore, ogni volta che tira dei calci si sente solo un rumore sordo, un rumore che forse finirà prima o poi anch'esso per scomparire come è scomparso tutto il resto.Ma in quell'aereo della Lufthansa nell'aeroporto di Amburgo tutte queste immagini hanno continuato a sferrarmi dei calci più a lungo delle altre volte e con più forza che mai.Svegliati, sforzati di capire.
E' per questo che sto scrivendo. Sono uno di quelli che per capire le cose ha assolutamente bisogno di scriverle (...)- Haruki Murakami "Norwegian Wood" -
Al tempo che passa...
ai ricordi che sbiadiscono...
alle ferite che si rimarginano...
alla primavera che sta arrivando.