Centralia è una cittadina situata nella contea di Columbia, nello stato della Pennsylvania, nella parte nord-est degli Stati Uniti. A causa dello scorretto utilizzo delle sue risorse naturali, alla fine degli anni Settanta divenne città fantasma.
Appartiene alla categoria del carbone duro, brucia lentamente producendo poco fumo. La sua scarsità in natura è una delle cause del minor utilizzo da parte dell’uomo e del suo maggior costo rispetto agli altri tipi di carbone di qualità inferiore, ad esempio il litantrace. Negli ultimi decenni l’antracite sta perdendo il suo impiego come combustibile in conseguenza della progressiva sostituzione con altre risorse come nafta o metano. Nel caso specifico della città di Centralia, l’antracite venne estratta in quantitativi industriali fino alla fine del XIX secolo, lasciando alla fine nel sottosuolo una serie di pozzi abbandonati.
Caratteristica dell’antracite è il fatto che sia di difficile accensione, ma ancor più difficoltoso ne è lo spegnimento. Inutili furono i tentativi di spegnere l’incendio sotterraneo, che ben presto manifestò i suoi effetti devastanti anche in superficie. L’asfalto in alcuni punti venne lacerato creando enormi crepe e voragini dalle quali uscivano terribili nuvole bianche di vapore e ceneri che fecero morire alberi e vegetazione.
Il sottosuolo continuò a bruciare durante gli anni Sessanta e Settanta, e divenne presto evidente che il monossido di carbonio che si sprigionava dalla combustione, creava effetti nefasti sulla salute della popolazione. Solo nel 1979, però, la gente comprese la portata del problema, anche perché continuavano ad accadere incidenti strani. Per esempio, il proprietario di una pompa di benzina si rese conto, per caso, che a causa dell’eccessivo calore del sottosuolo, il suo impianto era seriamente a rischio di esplosione.
Oggi gli edifici della cittadina sono stati dichiarati inagibili. La strada è ricoperta di piante, ma le crepe nella terra continuano ad eruttare nell’aria il fumo tossico. Nel 1994 venne attuato un blocco stradale e il traffico fu fatto deviare, al fine di non far passare nessuno per le vie della città.
Il fuoco continua tutt’ora a bruciare, e si stima che possa essersi esteso per ben oltre 160 ettari di terra. Sembra che tale fuoco possa andare avanti ancora per un bel po’. Attualmente non esistono piani per lo spegnimento e lo strato di carbone contiene abbastanza carburante per durare circa 250 anni.
Centralia è così divenuta una sorta di lugubre e tristemente istruttiva attrazione turistica. La vicenda ha ispirato l’ambientazione di un film del 2006 dal titolo Silent Hill, basato su un famoso videogioco omonimo. Il film, diretto dal regista Christophe Gans è tratto dalla celebre saga di videogiochi survival horror Silent Hill e la storia, benché in parte diversa, trae origine da quella del primo capitolo della serie.
Poi il caos più totale: ovvero la piccola, piena d’odio, stringe un patto col diavolo che fa divampare immediatamente un terribile incendio e costringe gli abitanti di Silent Hill a fuggire dalla città, facendola divenire quella che viene definita dagli Americani una Ghost City.
Centralia quindi è la vera Silent Hill, che la mano dell’uomo ha manipolato e sfruttato fino all’osso, fino a quando, per una sua disattenzione, non si è rivoltata chiedendo vendetta. E ora brucia da ben 51 anni in silenzio ed in completa solitudine.
Written by Cristina Biolcati