Città del Messico. Una delle capitali più grandi e popolose del mondo. Quasi venti milioni di abitanti. E poi ci sono io, che non me l’aspettavo affatto così.
Si rincorrono una attaccata all’altra case basse in equilibrio precario, la notte avvolge Città del Messico e io sto cercando di raggiungere il centro in taxi, ma mentre i lampioni dipingono la strada statale che scorre sotto le ruote dell’automobile, ai miei lati vedo solo desolazione e povertà, povertà e desolazione. Il signore che guida il veicolo ci chiede di dove siamo e fa qualche altra domandina, io rispondo ma nel frattempo penso solo che ho assoluto bisogno di farmi una doccia, di scrollarmi di dosso quell’odore di aereo e ritardi e stanchezza.
Fingiamo di non far caso alle lenzuola bucate e alla moquette sporca perché siamo in viaggio, abbiamo sonno e per quello che ci è costato va pure bene, le recensioni lo descrivevano come un hotel centralissimo, eppure io qui intorno non vedo proprio nulla. Il jet lag mi fa spalancare gli occhi alle cinque del mattino, fuori è ancora buio ma prendiamo coraggio e scendiamo a cercare un posto in cui fare colazione.
Sarà che io a Città del Messico ci sono arrivata mettendo avanti mani, piedi, orecchie e capelli, sarà che io sono atterrata in questa città con la paura addosso, sarà che ne ho sentite tante, tantissime, ma io adesso la mano me la metto sul cuore e ve lo giuro. Ve lo giuro davvero, che Città del Messico è uno dei luoghi più belli che io abbia mai visto.
Dove eravamo? Ah si, alla colazione. Dopo aver bussato varie volte al vetro di un Oxxo -sono negozietti simili ai combini, disseminati ovunque e vendono di tutto 24/24h- viene ad aprirci un ragazzo che ci fa entrare dopo averci spiegato che in realtà a quell’ora sarebbe autorizzato solo a passarci qualcosa attraverso la minuscola finestra che separa i due lati della porta. Ma non fa nulla, ci sorride e ci invita nel suo mondo. Dopo qualche ora vengono a prenderci i ragazzi di Mexico Tours e Volagratis e ancora non sapevo da lì a poco il mio cuore avrebbe iniziato a battere. Ci spiegano che no, la nostra zona non è assolutamente malfamata e infatti ci accorgiamo subito che superando il nostro Oxxo di poco, si arriva su una delle arterie principali della capitale e al meraviglioso Palazzo delle belle arti. Inizio a tirar fuori la reflex, consapevole che probabilmente non l’avrei più lasciata.
Ed è andata proprio così, perchè Città del Messico è talmente bella, ma talmente bella che non te li aspetteresti mai quegli angoli colorati e quei palazzi signorili. Talmente bella che sarei rimasta giorni interi a a fissare lo Zocalo, ovvero la piazza principale con la sua Cattedrale di S.Maria Assunta che, come ci ha spiegato la nostra guida Pablo, nasconde una storia molto particolare. Talmente bella che quando passeggi in mattinata lungo l’elegantissimo Paseo de la Reforma o il sabato sera lungo Avenida 5 de Mayo e ti mischi con una quantità incredibile di persone, capisci che Città del Messico oltre ad avere tanta memoria ha anche un occhio puntato verso il futuro: grattacieli, Forever21, Zara, H&M, Bershka, Mc Donald’s, Burger King e così via.
Città del Messico è talmente bella che anche la sua università le rende giustizia. Si tratta di un campus immenso, una curatissima “Città della Cultura” dove ogni facoltà ha la propria biblioteca, il proprio grande spazio verde e la propria mensa. Il livello dell’istruzione è alto, altissimo, basta infatti pensare che alla sua realizzazione hanno contribuito i più celebri architetti messicani. Per quanto riguarda i numeri, vi dico solo che ospita quasi mezzo milione di studenti.
Ad un certo punto arrivi a Coyoacan e nel mondo di Frida Kahlo, tra le stradine romantiche e colorate e l’atmosfera semplice ma festosa. La incontri davvero a Casa Azul, la sua casa d’infanzia diventata poi dimora coniugale quando si è unita a Diego Rivera. Frida non è stata una persona, ma una filosofia di vita. Se ne siete appassionati o se, semplicemente, vi piace curiosare nella vita di una coppia un po’ particolare, questo è assolutamente un must. Dall’altro lato della città sorge Xochimilco, ma questa è un’altra storia e voglio parlarvene in modo più approfondito, perchè io grazie a quelle barchette colorate ho costruito ricordi indelebili.
Ma Città del Messico è una città sicura? Si e lo sta diventando ancora di più grazie ad un progetto che volge a nominarla “Ciudad Segura” e che ha disseminato lungo le sue strade un numero infinito di poliziotti. E’ identica a qualsiasi altra metropoli e, per quanto mi riguarda, consiglierei a chiunque di viverla senza il minimo accenno di ansia ma semplicemente adottando le solite misure cautelari. Se siete viaggiatori solitari o viaggiate in coppia. Se avete bimbi o se siete ansiosi per natura. Ecco, non esiste condizione in grado di impedirvi di visitare questa città. Sul mio diario di viaggio riporto sempre le mie emozioni a caldo, quelle dettate dalla voglia palpitante di rendere eterni i ricordi e le sensazioni. Mentre aspettavo di salire sull’aereo per Cancun, la mia mano componeva queste parole: ” La nostra guida ci ha mostrato uno dei quartieri più poveri della capitale, sito dietro Piazza Garibaldi, la piazza dei Mariachi. All’inizio mi ha fatto un po’ strano vedere tutte queste persone affannate da lavori umili o rinchiuse in baracche decadenti. Poi ho chiesto se fosse un quartiere pericoloso e lui mi ha risposto che il centro storico è assolutamente sicuro e che anche in queste zone, se visitate di giorno, non si corre nessun rischio perchè, come in tutte le grandi città densamente popolate o in qualsiasi luogo che non si conosce, i guai arrivano se te li vai a cercare.”
Informazioni utili
- Visitate assolutamente Città del Messico, a costo di togliere tempo ad un’altra località. Fidatevi di me, è un impatto forte e magico.
- Per visitare Città del Messico bastano due giorni e vi stra-consiglio di affidarvi ad una guida in grado di spiegarvi tutta la storia di questa capitale e dei suoi luoghi più famosi. Noi ci siamo trovati molto bene con Mexico Tours, un’agenzia proposta da Volagratis. Il tour che abbiamo scelto è questo, in lingua inglese e spagnola. So che 56 euro a testa sembrano tanti ma vi assicuro che vale ogni centesimo speso.
- Noi abbiamo alloggiato presso l’ Hotel San Diego: semplicissimo ed economico, va bene se lo usate solo per dormire e se non avete grandi pretese. Le nostre lenzuola erano bucate e la finestra affacciava sul corridoio (giuro!), ma se volete spendere poco è l’ideale perchè la posizione è perfetta per girare a piedi. Abbiamo speso circa 15 euro a testa a notte per una camera matrimoniale con bagno privato, senza colazione.
- Purtroppo non siamo potuti entrare nel Palazzo Nazionale, in quanto chiuso perchè la porta principale è stata incendiata durante una manifestazione.