CittadinanzaDistruttiva

Creato il 29 agosto 2012 da Patuasia

Quando dico che in Valle il sentimento più diffuso è la suscettibilità non dico una cazzata, ma una verità bruciante. Ultimo esempio è quello dell’associazione CittadinanzAttiva (in questo caso è più opportuno chiamarla CittadinanzaDistruttiva) che accusa il Comitato del Sì di scarsa democrazia. Faccio parte della suddetta associazione e nessuno mi ha messa al corrente della decisione presa, che io contesto fortemente, allora? Se seguissi l’esempio integralista dovrei abbandonare CittadinanzaDistruttiva, mandare un comunicato stampa, sostenendo che all’interno dell’associazione “qualcosa bolle in pentola senza che tutti i commensali ne siano messi a conoscenza”, esattamente come questa ha fatto nei confronti del Comitato del Sì. Sono quattro gatti, ma si sentono leoni, un’arroganza che fa il paio con la suscettibilità e che politicamente fa il gioco del nemico. L’Union valdotaine e compari staranno brindando su quel “qualcosa bolle in pentola” detto dalla presidente, Paola Giordano, che supporta la misera teoria di Rivolin, le maitre a lécher. Altro che “non ci siamo mai fatti strumentalizzare!”, non ce n’è bisogno i favori all’avversario li fanno senza neppure accorgersene e la chiamano purezza, quando il nome vero è stupidità! Il referendum non è una passeggiata e grazie al cielo che il Comitato del Sì si è dato una struttura snella e non burocratica nel vecchio stile partitico, per poter fronteggiare in tempo le provocazioni pesantissime che il regime sta adottando per bloccare la volontà popolare. Decide chi è presente e si lavora sul merito e non sulla forma, infatti non mi sembra che siano state sollevate perplessità sui contenuti della lettera inviata al Ministero dell’ambiente in risposta a quella del segretario Serra su sollecitazione di Rollandin. Se CittadinanzAttiva voleva contare sulle decisioni doveva semplicemente farsi attiva: prendere in mano il telefono e presenziare alle riunioni.