Cittadini Europei in collera contro il sistema

Creato il 01 dicembre 2010 da Nwotruthresearch
di Eric Blair
Activist Post
29 Novembre 2010
traduzione:
http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Le misure di austerità hanno guidato 100.000 manifestanti per le strade d'Irlanda, altri 100.000 in Italia, mentre gli europei continuano a infuriarsi contro il sistema bancario internazionale.

Il sistema internazionale dei bankster che cerca di colonizzare le nazioni Occidentali attraverso il debito sta ora incontrando una resistenza in Grecia, Francia, Irlanda, Italia, Spagna, Portogallo e Regno Unito.

Queste nuove proteste in Irlanda e Italia seguono un paralizzante sciopero di 2 settimane in Francia, dove i cittadini hanno occupato le raffinerie di carburante e altre vitali infrastrutture, oltre agli scioperi in Grecia, con l'occupazione dell'Acropoli, e una massiccia protesta studentesca nel Regno Unito, che ha causato danni fisici agli edifici del governo. Tutte queste proteste sono state provocate dalla riduzione delle prestazioni da parte dei governi, o dall'aumento delle tariffe e delle tasse sopra una popolazione che aveva poco da spartire con il privato gioco d'azzardo delle banche. Queste proteste europee si stanno intensificando mentre i banchieri internazionali stanno passando a ritirare la loro "libbra di carne" attraverso l'austerità fiscale e la vendita dei beni pubblici. Quindi gli europei stanno diventando profondamente consapevoli dell'ambiguo piano di saccheggiarli e la rabbia verso i loro corrotti funzionari eletti per avere ceduto alle banche ha raggiunto un punto di ebollizione. In tutti i casi i governi stanno implementando le misure di austerità sopra la gente dopo che le banche private hanno super-influenzato gli stessi fino al punto di rottura, minacciando di abbattere intere nazioni. Per anni i banchieri hanno sfornato credito facile a queste nazioni, mentre essi investivano i fondi pubblici e privati all'interno degli indegni credit default swaps e derivati. Come una cosa orchestrata alla perfezione, esse hanno poi staccato la spina su quei titoli tossici, portando essenzialmente alla bancarotta i paesi sviluppati più fragili, seguita dalla richiesta di pagamento dei loro debiti. Ora essi stanno chiedendo che i governi europei siano forzati all'interno delle procedure di salvataggio del Fondo Monetario Internazionale, che impongono drastiche misure di austerità per la popolazione. Forzando gli incrementi fiscali e riducendo i benefici per i cittadini delle nazioni sovrane, il Fondo Monetario Internazionale riscrive le loro leggi. Beh, sembra che i cittadini europei ne abbiano avuto abbastanza. Le proteste di massa, gli scioperi e le sommosse che hanno spazzato le strade di molti paesi europei hanno portato a crescenti richieste di respingere il piano di salvataggio in denaro usato per sostenere le banche fallite e i governi corrotti. Il popolo irlandese preferisce l'insolvenza sul debito, il che ha fatto "impazzire completamente" l'UE.
I manifestanti stanno ottenendo anche il sostegno di quelli che stanno sperimentando il risultato di resistere ai pubblici salvataggi dei debiti delle banche private. Il presidente dell'Islanda ha fatto notare che il suo paese è molto più in forma rispetto all'Irlanda, perché ha lasciato fallire le banche private e la loro moneta si è naturalmente svalutata, consentendo loro di riacquistare un po di competitività rispetto ai loro vicini di casa:
"La differenza è che in Islanda abbiamo permesso alle banche di fallire", ha detto Grimsson in un'intervista di oggi a Mark Barton di Bloomberg Television.
"Queste erano banche private e noi non abbiamo pompato denaro in esse per tenerle in vita; lo Stato non dovrebbe assumersi la responsabilità del fallimento delle banche private."
Il politico Britannico Libertario Nigel Farage, un tempo considerato come attore marginale, sta ora ottenendo riconoscimento internazionale per il suo preallarme ai suoi compagni europei a proposito dei guai del sistema. Egli sta rapidamente diventando un eroe della resistenza ai banchieri, mentre la sua credibilità raggiunge nuove vette di consenso -- proprio come il suo collega americano al Congresso Ron Paul. Le sue inveite in seno al Parlamento Europeo si stanno trasmettendo in modo virale su YouTube, mentre la gente si sta svegliando alla propria servitù verso le banche e alla mancanza di vera democrazia e sovranità.

nota: se non si vedono i sottotitoli, apri il video sul canale YouTube e attivali con il pulsante cc in basso a destra

Nigel Farage parla con molta fiducia contro l'UE, come dovrebbe, dato che i recenti sondaggi dei media mainstream mostrano che il 99% dei cittadini Britannici vogliono stare fuori dall'Euro. La battaglia contro il cartello bancario sta chiaramente avendo luogo con l'Europa come avanguardia. Mentre gli europei continuano a combattere contro i corrotti bankster internazionali, i pigri americani perdurano a vivere con un livello di vita molto più basso e non fanno nulla per sfidare il sistema. La rabbia in Europa e la quiete nelle strade d'America stanno causando il crollo dell'euro rispetto al dollaro. Il dollaro era stato dichiarato morto da tutti, fino ai QE2 (quantitative easing 2) della Fed, ma ora la crisi del debito della zona euro ha avuto un ruolo centrale. Il Consiglio Europeo si riunirà nuovamente questo dicembre per la modifica del Trattato di Lisbona al fine di legalizzare essenzialmente maggiori salvataggi. Alcuni addetti pensano che sia una missione impossibile quella di ottenere che tutti i paesi europei si accordino sulla fiera di emendamenti. L'esito di questi incontri di dicembre sarà sicuramente fondamentale nel determinare se "l'esperimento" euro sopravviverà. Se esso si sbriciolerà, lo farà allora la struttura di una valuta globale. Infatti, la linea frontale nella battaglia per i piani di conquista di una moneta globale e la fine della sovranità nazionale viene attualmente combattuta dai cittadini arrabbiati d'Europa. Bravi compagni, sostenete la lotta!
link articolo originale
: http://www.activistpost.com/2010/11/citizens-of-europe-rage-against-machine.html#more
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