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Più di 20 ambasciate tra nordafricane e mediorientali saranno chiuse fino al 10 agosto per volere di Washington, con l’ordine ai cittadini USA di abbandonare lo Yemen, che non vuole sottovalutare una possibile minaccia terrorista di Al Qaeda. Anche alcune missioni diplomatiche sono state terminate.
Anche la Gran Bretagna ha repentinamente chiuso le proprie ambasciate in quanto si temono delle minacce di Al Qaeda nella Penisola Araba contro l’Occidente.
All’alba di questa mattina, nella regione di Marib, nel sudest dello Yemen, quattro presunti membri dell’organizzazione terroristica hanno sferrato un attacco contro la sicurezza USA, rimanendo uccisi in un attacco di droni americani, apparecchi teleguidati.
Il drone ha lanciato alcuni missili, colpendo l’aereo su cui viaggiavano i presunti terroristi, per poi sorvolare Sàana.
Il ministero degli Interni dello Yemen ha inoltre diffuso una lista di 26 sospetti, appartenenti tutti ad Al Qaeda e sospettati di pianificare attentati nella zona in cui è avvenuto l’attacco di oggi e in altre città del paese. Uno di essi è proprio uno dei due morti accertati nell’attacco di stamane, Waleh al-Waii. Gli attacchi avrebbero dovuto essere sferrati “durante gli ultimi giorni del Ramadan o durante la festività di Eid al-Fitr”, cioè giovedì prossimo.
Negli ultimi cinque giorni, questo è già il terzo attacco del genere, poco prima dell’incontro tra Barack Obama e il presidente dello Yemen Abdrabuh Mansur Hadi.
Articolo di Giulia Porzionato