Era inevitabile che la scelta, che io considero superficiale e sciocca, di CittadinanzAttiva fosse usata come un’arma nelle mani dell’Union per suffragare la stolta tesi che all’interno del Comitato del Sì manchi la democrazia (ricevo quotidianamente dal Comitato tutte le informazioni e le notizie sulle varie iniziative alle quali se volessi potrei obiettare o aggiungere qualcosa di mio, mai provato un metodo così svelto, funzionale e lontano dai vecchi cliché partitici! Un metodo scelto e votato dalla maggioranza compreso dal rappresentante di CA presente alla votazione). Non poteva che gongolare l’Union alle dichiarazioni di CA dettate soprattutto da questioni caratteriali che dal buon senso o dalla buona politica. In fondo si è trattato di un banale dispetto: CA non è stata messa al corrente della lettera da scrivere al Ministro, una pura formalità. Cose che capitano anche all’interno dei partiti e in qualsiasi aggregazione composta da umani: non tutti preparati ad affrontare i problemi con senso di responsabilità, non tutti capaci di prendere le distanze dal proprio ego. Infatti lo scivolone di CA è stato (giustamente) colto dagli avversari che ci ricameranno a lungo, anche perché altro non hanno da dire. La storia dei trombati lascia il tempo che trova e non fa breccia, il capriccio isterico di CA è più gustoso e si presta meglio a essere sfruttato. CA dice di essere uscita dal Comitato perché non voleva essere strumentalizzata politicamente, la sua ingenuità, che dovrebbe essere pagata con le dimissioni del segretario, l’ha portata a essere un facile strumento a uso e consumo del suo avversario.