City Lights Bookstore, Frisco

Creato il 29 maggio 2014 da Lesmotsblog

Il City Lights Bookstore di San Francisco è la Mecca degli amanti della beat generation. La libreria, legata all’omonima casa editrice fondata da Lawrance Ferlinghetti, poeta e protettore dei beat, processato per aver pubblicato il celebre Urlo di Allen Ginsberg, nasce in un piccolo edificio, costruito subito dopo il terremoto del 1906. Nel tempo le sue dimensioni si sono moltiplicate, e oggi occupa uno spazio di tre piani, pieno zeppo di libri di ogni genere. La libreria, che pure conosce grande fama e ha ad essa annesso un museo della cultura beat – in cui è esposta, tra le altre cose, l’automobile usata nelle riprese del film On the road (2012) -, ha conservato il proprio spirito indipendente, come racconterà uno degli storici librai alla nostra inviata Yulia.

Nella libreria c’è un solo comesso, è alla cassa. Gli chiedo se posso fargli qualche domanda tra un cliente e l’altro e accetta.

Y: – Ferlinghetti passa mai da queste parti?
C: – Sì, meno di un tempo, però viene almeno un paio di volte alla settimana
Y: – Che tipo di clientela avete?
C: – E’ una domanda troppo vasta. Ieri era pieno di spagnoli, olandesi e francesi. Domani verranno da stockton. Cosa accomuna i nostri clienti? Sono esseri umani
Y: – Ha incontrato molte figure prominenti del movimento beat?
C: – Tante, tantissime. (Non dice di più, ndr)
Y: – Qual è la filosofia del negozio?
C: – E’ difficile da definire, lei mi fa domande grosse.
Mi lascia un momento, per servire alcuni clienti, ma uno di questi fa – Sì, qual è la vostra filosofia? Anch’io vorrei saperlo!
Provo a rilanciare.
Y: – Se dovesse spiegarlo in una frase…
C: – Che domanda..! In una frase o in una parola? Forse oggi non sono abbastanza creativo! Lavoro qui da trentacinque anni, non so rispondere in modo così sintetico. Ma sicuramente vorrei che la gente sapesse che siamo un bookstore di un certo livello, non semplicemente una meta turistica. Sembra che siamo diventati famosi, e non è sempre stato così. Molta gente oggi viene qui e compra una cartolina del City Lights. Perché non comprare piuttosto un libro, uno che non puoi trovare da nessun’altra parte, magari?
Y: – Qual è il ruolo di Mr. Ferlinghetti nel managment della libreria?
C: (ride) – E’ il capo, il Mr. Cheese
Y: – Qual era il suo obiettivo quando ha aperto lo store?
C: – Voleva essere il tramite tra gli scrittori più creativi e il pubblico. Voleva disseminare arte, renderla accessibile. Questa è stata la prima libreria a vendere paperback, da queste parti. E a lui non fregava niente che la gente entrasse per leggere, senza comprare
Y: – Anche oggi scrittori sono coinvolti in eventi ed incontri in libreria?
C: – Sì, abbiamo continuamente eventi: la gente va e viene. Alcuni li conosciamo, altri non ci dicono neppure chi sono
A questo punto, ringrazio il commesso per aver risposto alle mie domande, ma lui sembra averci preso gusto. La chiacchierata, mi dice, gli è valsa da riscaldamento ed è pronto a qualche altra domanda.
C: – Avremmo dovuto sederci al bar e parlare davanti a un drink, perché le sue domande sono davvero ampie. Che tipo di gente viene qui? Potrei parlare già soltanto di questo per quindici minuti buoni
Y: – Kerouac lo ha mai conosciuto?
C: – No, era già morto quando cominciai a lavorare qui. Ma ho visto Allen parecchie volte
Dopo aver fatto alcune foto alla libreria, lo saluto, avviandomi verso l’uscita.
C: – Ah, c’è anche un’altra cosa che vorrei che la gente sapesse. C’è un sacco di gente ancora viva, di quella generazione, tante donne… E’ vergognoso che non abbiano la giusta fama. Non ci sono solo Jack e Allen

  Intervista di Yulia Cherednikov, a cura di Prisca Amoroso. Fotografie di Yulia Cherednikov.



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