Dopo la promozione in Premier League, convinti di migliorare la forza del marchio del club per una sua migliore commercializzazione, a Marzo i proprietari dell' Hull City AFC hanno deciso per il rename del club in Hull City Tigers Ltd, operazione che non è andata giù ai supporters che tornano a manifestare il proprio dissenso sulla scelta del proprietario egiziano del club Assem Allam con un gruppo appena formato chiamato 'City Till We Die' ed una petizione online.
Il collettivo, nato per portare avanti la campagna contro il nuovo nome Hull Tigers, raccoglie diversi gruppi di tifosi e piattaforme web, uniti per preservare la storia del club contro le decisioni del board della società guidata dall'imprenditore egiziano Assem Allam che lo scorso 12 settembre aveva ribadito la volontà di mantenere il nuovo nome(qui dettagli Hull City AFC cambia nome ma i tifosi protestano: A Club not a brand).
Sebbene i tifosi riconoscano il merito di Allam di aver scongiurato il dissesto economico del club, e sostengano ancora la proprietà, l'intenzione ribadita a più riprese della non reversibilità del rename ha suscitato la mobilitazione dei tifosi che hanno cominciato a distribuire nei match casalinghi oltre 6000 badge e 15000 volantini per dire No al nuovo nome Hull Tigers e prevedono di mettere in atto altre forme di protesta pacifica.
E' stata infatti lanciata una petizione online www.citytillwedie.com/petition che attualmente conta oltre 4000 firme e messi online gli account di Twitter @NoToHullTigers e Facebook facebook.com/NoToHullTigers che hanno visto crescere in poco tempo il numero dei followers a sostegno dell'iniziativa.
Il nuovo gruppo di protesta ha inoltre intenzione di inviare delle cartoline di dissenso firmate dai tifosi anche alla Premier League e alla Football Association per sensibilizzarle sulla tematica.
Critico uno degli organizzatori dell' iniziativa, Les Motherby, che lamenta la mancata consultazione da parte del board del club con i suoi tifosi prima di effettuare la rilevante operazione di cambio del nome, ma si è mostrato ottimista sulla recente apertura, se non altro al dialogo, dei proprietari che si sono detti disposti ad ascoltare le richieste.
"There was no consultation with supporters about a name change, and that's what we are trying to do, gauge opinion and see what opposition there is to it and then respectfully put our views to the club that the name of the club is important to supporters and the wider community," said Motherby.
"In terms of engaging supporters and discussing the plurality of views on the subject, Saturday was very successful, and the owner has stated that he is prepared to meet with supporter groups that oppose the name change and that can only be a positive sign."