Cjalsons aromatici .... quanti modi di fare e rifare
Da Nuvoledifarina
©http://nuvoledifarina.blogspot.com. sono stata felicissima tempo fa quando Anna e Ornella mi hanno chiesto di partecipare attivamente al "Quanti modi di fare e rifare" con una mia ricetta e lo sono stata ancora di più quando la mia ricetta è stata associata a un mese per me festivo. La ricetta che tutti presentiamo oggi è quella dei Cjalsons aromatici, una pasta tipica del Friuli, una sorta di raviolo con ripieno agrodolce che può essere presentato come primo o come dolce. Io l'ho mangiato sempre come primo piatto e in tal modo lo propongo; la ricetta mi è stata data da una signora che lavorava in un ristorantino di Cormons dove veniva proposta cucina tipica friulana, oggi quel locale non c'è più perché è stato sostituito da una sorta di jazz restaurant e l'ambiente pieno di chiacchiere accogliente e festoso e il caldo e la luce del camino sono stati sostituiti da musica ad alto volume e da modernissime pompe di calore. Un vero peccato, e un vero peccato è anche per la cucina che propone piatti da tutto il mondo tranne che della zona, così ricca invece di bontà genuine e dal sapore di una volta. Tornando alla ricetta, ecco i miei cjalsons a cui questa volta ho apportato delle modifiche adattandomi a quello che avevo in casa, i cambiamenti li ho messi tra parenti:
Iniziamo a preparare l'impasto con (le dosi sono per due persone):
100 gr di farina 0025 gr di burro fuso5 gr di sale acqua q.b.Disponiamo la farina a fontana sulla spianatoia, al centro mettiamo il burro fuso e il sale e iniziamo ad impastare aggiungendo poca acqua alla volta fino ad ottenere un composto morbido che lasceremo riposare per mezz'ora. Intanto prepariamo il ripieno con:
2 cucchiai di formaggio grattugiato, preferibilmente montasio1 cucchiaino di cacao amaro (questa volta ho usato riccioli di cioccolato bianco)la buccia grattugiata di un limone1 mazzetto di erbe aromatiche a scelta (io basilico, prezzemolo, timo, salvia)una manciata di pinoli (questa volta ho usato mandorle)1 cucchiaio di pane grattugiato1 cucchiaio di rum (io Stroh 80)2 cucchiai di uvettaHo messo tutti gli ingredienti nel boccale del frullatore e li ho tritati grossolanamente. Ho poi messo da parte finché non è arrivata l'ora di lavorare di nuovo la pastaTrascorsa la mezz'ora di riposo della pasta, ho ripreso l'impasto e l'ho steso con il matterello, formando una sfoglia sottile che ho tagliato in cerchi e farcito con il ripieno. I cjalsons cuociono in abbondante acqua salata finché non affiorano in superficie. Questa volta li ho portati in tavola umettandoli con un po' di burro fuso e spolverizzandoli con montasio e limone grattugiati. Qui c'è un piattino per chiunque voglia assaggiare:
Il prossimo appuntamento con Quanti modi di fare e rifare è per il 6 aprile per preparare la Schiacciata
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