CL e Silvio

Creato il 04 marzo 2011 da Vpostulato @luballets

CL e Silvio
In questi giorni, mi sono chiesto che ne pensasse Comunione e Liberazione del caso Ruby, e più in generale delle ultime uscite di Silvio. Così ho fatto una ricerca sul sito ufficiale, con scarsi risultati, e poi su quello della rivista interna del movimento, dove ho trovato questo articolo: " Chi salva la politica?".
L'articolo parte abbastanza bene:

Prima della repulsione di fronte allo squallore che viene a galla. Prima della ribellione per una battaglia politica fatta via inchieste e provvedimenti giudiziari, che sta mettendo a rischio il bene di tutti. Forse addirittura prima della rabbia e della pena per un Paese che avrebbe bisogno di tutt'altro e si ritrova impantanato tra bungabunga ed annizero. Prima di tutto questo, o comunque dentro tutto questo, se siamo leali il contraccolpo ha davvero quel nome: sgomento. Ovvero, malessere. Disagio. [...] Per la menzogna di chi si aspetta che "a cambiarci la vita" sia qualche busta piena di euro, intascati magari dando in cambio te stessa o spingendo tua figlia a sgomitare per farlo. E anche per come si usa di tutto ciò per attaccare un avversario che non si è riusciti a buttar giù a forza di voti ed elezioni. Sesso, soldi e politica.

Poi si inizia con le domande:

Certo, sulle inchieste serve chiarezza. [...] Fatti serissimi, di cui tenere conto, ma che arrivano dopo, perché in fondo lo sappiamo che è difficile mettersi nei panni di chi scaglia per primo la pietra. Un istante prima, invece, c'è quel disagio, quell'inquietudine profonda. Che, se viene presa sul serio, porta a una domanda: ma chi può salvarci da questo? Chi può tirarci fuori da un modo così avvilente di trattare se stessi e gli altri? C'è qualcosa che possa riempire la vita più di sesso, soldi e potere o tutto ciò a cui possiamo ridurre il nostro desiderio di felicità?

Le risposte alle domande sono la Chiesa e il Cristianesimo. E poi viene spiegato piuttosto bene perché la chiesa (o almeno CL) non critica Berlusconi:

Ma qui si capisce anche il realismo dei criteri che la Chiesa ha sempre usato per giudicare la politica e i politici: il bene comune, [...] prima e più della coerenza e dell'ineccepibilità morale del singolo. [...] Perché se è solo Cristo che salva l'umano, salvaguardare la Sua presenza nella storia - la Chiesa - vuol dire lasciarGli spazio nel mondo, qui e ora. Vuol dire aprirsi alla possibilità che potenti e soubrette, magistrati e giornalisti (e noi, con loro) incontrino qualcosa per cui vale la pena vivere, e cambiare.

Quindi non importa quello che fai a casa, se salvaguardi la chiesa sei ok.

È questo che chiediamo alla politica. Non la salvezza, ma che lasci spazi di libertà a questo luogo che salva anche la politica [...] Qualcosa di infinitamente più grande. Qualcuno di vero.

Quindi, riassumendo, anche se Silvio Berlusconi forse qualche cosa di brutto l'ha fatto (anche se i PM sono proprio dei cattivoni, eh!), l'importante è il bene comune.
E il bene comune è salvaguardare la chiesa.
Punto.

Questa posizione di CL è stata confermata anche dal vescovo ciellino Luigi Negri, in un'intervista alla Stampa:

Sul piano della condotta individuale indirizziamo a Berlusconi le stesse raccomandazioni rivolte a chiunque altro. Sui comportamenti personali il giudizio spetta solo a Dio.

A mio modestissimo parere, il giudizio sui comportamenti personali del Primo Ministro di una nazione spetta anche a tutti i cittadini che governa, ma sono opinioni.

Ci sono le condizioni per orientare cattolicamente la restante parte della legislatura verso i principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di istruzione.

È quasi un programma di governo questo. Anzi, sembra proprio la prossima campagna elettorale di Silvio!

Le incoerenze etiche di un governante non distruggono il benessere e la libertà del popolo, gli attacchi alla famiglia e alla sacralità della vita devastano la vita sociale.

Domanda. Andare a troie non è un attacco alla famiglia? Avere relazioni con più donne e due divorzi alle spalle neanche? Ok, sto diventando qualunquista...

Le priorità sono la salvaguardia della vita dal concepimento alla fine naturale, della famiglia eterosessuale (l'unica feconda), della possibilità per la Chiesa di svolgere l'azione formativa e culturale tra la gente.

Si si, sta proprio dettando il programma di governo...e gli scandali del premier?

Se esistono reati tocca alla legge stabilirlo, è inammissibile condannare a priori. Un politico è più o meno apprezzabile moralmente in base a quanto si impegna a vantaggio del bene comune.

E qui si ricollega all'articolo precedente. Per quanto riguarda l'inammissibilità del condannare a priori, la pensava così anche nel caso Eluana? E poi conclude:

A far male alla società sono i Dico, la legislazione laicista, la moralità teorizzata e praticata da quanti ci inondano di chiacchiere sulla rilevanza pubblica di taluni comportamenti privati.

Chiamare la questura avvalendosi della propria carica pubblica per far rilasciare una giovane nordafricana è un comportamento privato.

Concludo, non sono sicuro che questa sia posizione ufficiale di CL o solo di chi ha scritto l'articolo, spero che qualche amico del movimento ci legga e ci dia il suo punto di vista.