La bici in questione è della 19enne Femke Van Den Driessche, campionessa europea Women Youth lo scorso 7 novembre. Se l'ipotesi messa in piedi dai delegati UCI venisse confermata dai controlli approfonditi a cui il mezzo verrà ulteriormente sottoposto l'atleta belga potrà fregiarsi del non onorabile primato di primo ciclista pescato ad utilizzare una bici motorizzata.
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Il coordinatore dell'UCI Peter Van den Abeele ha dichiarato alla testata Sporza che "è stato subito chiaro che c'era qualcosa di sbagliato. I nostri ispettori hanno effettuato controlli alla partenza e durante la gara nei box e hanno stabilito la frode meccanica. Per l'Uci è la prima volta che viene rilevata la frode tecnologica e per noi questo è un aspetto negativo. C'è anche un lato positivo di questa storia: la tecnologia usata per effettuare i controlli è a buon punto".
In base a quanto previsto dal regolamento UCI il ciclista colpevole di tale infrazione rischia una sospensione di almeno sei mesi e una multa fra 20000 e 200000 franchi svizzeri.