Abolire il reato di clandestinità.
Andare a prendere profughi e presunti tali fino a casa o quasi.
Tenerli per qualche tempo nei centri appositi per verificarne l’identità.
In ogni caso, prima o poi regolari ed irregolari, vengono lasciati liberi.
E poi?
Che si arrangino. Che rubino, che stuprino, che riducano le nostre città come letamai.
È come acquistare un cane e lasciarlo libero sulla strada non appena ci si rende conto che dà fastidio o che non si è in grado di mantenerlo.
Ma qualcuno continua a parlare di accoglienza.
Ad un certo punto dobbiamo avere il coraggio di dire “basta”.
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