A quanti di noi vennero gli sgrisolini sulla schiena quando il regista newyorchese dichiarò senza il minimo sprezzo del pericolo, in un’intervista al Times, qui ripresa dal blog Il Post che lui, dei suoi film, salvava solo Zelig, La rosa purpurea del Cairo, Mariti e mogli, Pallottole su Broadway, Match point e Vicky Cristina Barcelona?
Quanti pensarono che il pover’uomo si era definitivamente bevuto il cervello?
Cioè, tu per grazia ricevuta ci hai fatto ridere e commuovere e stupire per decenni con roba geniale del calibro di Prendi i soldi e scappa, Amore e morte, Io e Annie, Il dittatore dello stato libero di Bananas, e potrei continuare (anzi, continuo di sicuro), e hai la faccia di tolla di mettere sul podio quella cagata pazzesca di Vicky Cristina Barcelona e quel concentrato di mediocrità e tristezza malgirato di Mariti e mogli?
Ma allora, già che ci sei, togli gli altri e mettici il fondo del barile, quella spazzatura di Melinda & Melinda (che già il titolo), Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, Celebrity (da molti ritenuto il peggio del tuo peggio; personalmente non saprei, non avendo avuto il coraggio di vederlo), quel Sogni e delitti che credo nessuno abbia visto a parte i proiezionisti, etc. etc. etc.
Quando lo sai tu, lo sa la critica, lo sappiamo tutti, che da quando ti sei lasciato con Mia Farrow hai perso ogni poesia, e infatti dal 1993 in poi se hai fatto qualcosa di decente è stato sul versante ipercitazionista (Pallottole su Broadway o Accordi e disaccordi vivono di rimandi ad altri miti letterari e musicali) o citando te stesso (il celebratissimo Match point non fa che rielaborare in chiave minore le tematiche ben più profonde di Crimini e misfatti).
Ma mi faccia il piacere, signor Allen: siamo seri!
Allora mi ci metto anch’io, tanto per rammentarti di cosa sei stato capace e di cosa puoi essere orgoglioso.
Guarda, non li numero neanche, perché ciascuno a modo suo sarebbe perfetto per l’occasione in cui sei dell’umore giusto (sentimentale, ironico, malinconico, esteta...).
- Prendi i soldi e scappa (Take the Money and Run, 1969)
- Il dittatore dello stato libero di Bananas (Bananas, 1971)
- Amore e guerra (Love and Death, 1975)
- Io e Annie (Annie Hall, 1977)
- Zelig (Zelig, 1983)
- La rosa purpurea del Cairo (The Purple Rose of Cairo, 1985)
- Crimini e misfatti (Crimes and Misdemeanors, 1989)
- Ombre e nebbia (Shadows and Fog, 1991)
- Pallottole su Broadway (Bullets Over Broadway, 1994)
- Accordi e disaccordi (Sweet and Lowdown, 1999)
Questi sono altrettanto belli ma non ci stavano in classifica e comunque sono variazioni su uno dei sopra citati:
- Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere) (Everything You Always Wanted to Know About Sex (But Were Afraid to Ask), 1972) - delizioso
- Il dormiglione (Sleeper, 1973) – delizioso bis
- Manhattan (Manhattan, 1979) – vedi Io e Annie
- Stardust Memories (Stardust Memories, 1980) – omaggio felliniano, forse un po’ troppo leccatino ma la fotografia e la Rampling sono splendide
- Una commedia sexy in una notte di mezza estate (A Midsummer Night's Sex Comedy, 1982) – delizioso 3 ma con un fondino di noia
Questi, invece, sono i tuoi film formalmente ineccepibili ma che, per qualche misteriosa ragione di pelle, a me stanno antipatici. Niente di personale.
- Broadway Danny Rose (Broadway Danny Rose, 1984) – 'nzomma...
- Hannah e le sue sorelle (Hannah and Her Sisters, 1986) - menata
- Settembre (September, 1987) – tristissimo
- Radio Days (Radio Days, 1987) – troppo polifonico e dispersivo, alla Altman insomma
- Un'altra donna (Another Woman, 1988) - menatona
- Alice (Alice, 1990) - dupalle
Le cagate non le elenco neanche a parte. Oooh. Adesso sì che mi sento meglio.