Claudia Mori, aspetto risposte dalla Rai per una fiction su Papa Bergoglio (Adnkronos)

Da Francesco d'Assisi a Papa Francesco. Claudia Mori, produttrice per la Ciao Ragazzi, prepara due fiction su Francesco, entrambe dirette da Liliana Cavani. "Francesco d'Assisi -ha spiegato la Mori in un'intervista a Radio Vaticana- è nata quando due anni fa Liliana mi disse che stava pensando di fare un terzo film sul Santo (dopo quelli realizzati nel 1966 con Lou Castel nei panni del poverello di Assisi e nel 1989 con Mickey Rourke, ndr) perché riproporre oggi la sua figura in questo mondo così pieno di diseguaglianza potrebbe essere rivoluzionario. Mi sono subito entusiasmata e l'ho proposto alla Rai che lo ha accolto abbastanza favorevolmente anche se non subito perché si chiedeva il motivo di un terzo Francesco". L'inizio delle riprese della fiction è prevista tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo. "Liliana racconterà un Francesco nuovo", ha spiegato la Mori che sta preparando anche il progetto, ancora più importante, su Papa Francesco, tratto dal libro "La lista di Bergoglio" di Nello Scavo.
"Per affrontare temi delicati come quello riguardante Papa Bergoglio -ha detto la produttrice a Radio Vaticana- ritengo sia fondamentale Liliana Cavani: una garanzia per la sua cultura e onestà intellettuale. La Rai sta leggendo il libro e per ora non ha dato alcuna risposta ma intanto ci stiamo già lavorando. Liliana sta scrivendo il soggetto con Umberto Contarello e Scavo e la mia intenzione è di realizzarlo comunque".
Ricordando i successi delle precedenti fiction realizzate da Claudia Mori per la Ciao Ragazzi, come "C'era una volta la città dei matti" su Basaglia e i 4 tv movie sulla violenza contro le donne, la Mori ha spiegato perché, senza escludere tematiche più leggere, è attratta da "storie che abbiano una valenza etica. Sono convinta che chi guarda la televisione sia molto meglio di quello che i sondaggi e l'Auditel a volte fanno credere". Si tratta di scelte coraggiose e impegnate di Claudia Mori, come ha sottolineato Radio Vaticana: "Sono fiction che realizziamo con molta fatica, serietà e rinunce. Ma vado avanti su questa strada perché credo che il servizio pubblico debba occuparsi anche di questi fatti".