Sabato 16 aprile ho partecipato alla presentazione dell’album “The Evenings Songs”, di Claudio Bellato e Dino Cerruti, evento realizzato alla libreria Ubik di Savona.
Il mio pensiero post ascolto è fruibile al seguente link.
http://athosenrile.blogspot.com/search/label/Claudio%20Bellato%20e%20Dino%20Cerruti-%22The%20Evenings%20Songs%22
Non è stato quindi per me un argomento nuovo, ma avere la possibilità di sentire la voce dei protagonisti e, soprattutto, la loro musica proposta dal vivo, è fatto di assoluta valenza, perché la dimensione live, in un ambiente intimo, può regalare forti emozioni. Inusuale un trio formato da Stratocaster, contrabbasso e voce, quella fantastica di Maria Grazia Scarzella.
A condurre il gioco delle parti, Ferdinando Molteni, abile come sempre nel legare la musica e la sua storia.
Il tempo a disposizione è volato, e non c’è stato spazio per le domande del pubblico, e… sono sicuro che, guardando i personaggi presenti, qualche interessante questione legata al jazz sarebbe emersa.
Altro rammarico è quello di non poter dare testimonianza dei simpatici siparietti tra Cerruti, Molteni e Bellato, per effetto del basso volume di registrazione, ma forse ascoltare la loro musica è qualcosa di più rappresentativo, superiore ad ogni parola e ad ogni spiegazione possibile.
Comunicato ufficiale:
Libreria Ubik Savona
Sabato 16 aprile ore 18:
CLAUDIO BELLATO E DINO CERRUTI
in “The evening song”
Introduce l'Assessore alla Cultura FERDINANDO MOLTENI.
Non solo jazz, ma un incontro tra il jazz e la canzone d’autore, musica da film, e sopratutto un incontro tra musicisti di diversa estrazione.
‘Evening Song’ è il titolo dell'ultima fatica discografica di due illustri musicisti savonesi: Il chitarrista Claudio Bellato ed il bassista Dino Cerruti, che coadiuvati da Maria Grazia Scarzella (voce), Rodolfo Cervetto (batteria) e Loris Lombardo (percussioni) hanno riletto alcune pagine di Monk, Evans, Rota ed Endrigo.
Dalle note del disco: “La nostra idea di re-interpretare canzoni tratte dall'immenso songbook della nostra storia musicale ci ha trovato d'accordo sicuramente su due punti: la scelta degli autori ed il territorio comune dell'improvvisazione. In questo lavoro potrete sentire momenti energici e momenti meditativi.
Tristezza ed allegria si seguiranno in una danza circolare.
Proprio come nelle nostre vite…”