Nel 2011, secondo l'Istat, i giovani occupati under 35 sono diminuiti di oltre un milione rispetto al 2008. Se questi sono i numeri mi chiedo con quale faccia tosta Confindustria insista nel sostenere che la soluzione è la libertà di licenziare?
Questa libertà è già oggi a loro disposizione senza le modifiche all’articolo 18, il mercato del lavoro è già una giungla dove le persone sono oggetti usa e getta, dove i diritti sono la merce di scambio in una situazione di baratto (ricatto) tra accettare il lavoro a qualsiasi condizione – di salario e sicurezza- e la disperazione. Il problema non sta nel lavoro troppo tutelato ma nella inadeguatezza di una classe imprenditoriale non all’altezza della sfida, che invece di investire in ricerca e qualità preferisce spremere le persone come limoni.