Un così importante obiettivo per l’Associazione e i suoi membri deriva non solo dalla responsabilità richiesta a ciascuno di noi di rispettare il più possibile l’ambiente, ma anche dal fatto che mari e spiagge pulite sono alla base di un’esperienza crocieristica gradevole e positiva.
Gli stringenti standard ambientali internazionali a cui l’industria crocieristica fa riferimento sono stabiliti dall’International Maritime Organization (IMO) – agenzia delle Nazioni Unite – nonché dalle leggi nazionali degli Stati raggiunti dalle navi da crociera.
Il settore crociere, inoltre, adotta comportamenti e procedure in larga misura più rispettosi dell’ambiente rispetto a quanto già previsto dalle normative: alle compagnie associate a CLIA, infatti, è richiesto non solo di rispettare, bensì, frequentemente, di eccedere quanto stabilito dai regolamenti vigenti.
In tal senso, i membri CLIA sono da sempre all’avanguardia nell’implementazione di azioni quali: il trattamento delle acque reflue, la riduzione delle emissioni e lo sviluppo di tecnologie innovative finalizzate a diminuire ulteriormente l’impatto del crocierismo sull’ambiente.
Robert Ashdown, Segretario Generale di CLIA Europe, ha dichiarato: “Siamo estremamente orgogliosi degli ampi investimenti e del continuo impegno delle nostre compagnie per la salvaguardia dell’ambiente a tutela delle future generazioni, come dimostrato dall’adozione di molteplici pratiche responsabili e sostenibili”. “Il comparto crocieristico – ha proseguito – continua a investire notevoli risorse per questo obiettivo, impegnandosi nello sviluppo, con i nostri progettisti, di un’ampia gamma di nuove tecnologie in grado di proteggere la qualità di aria e acqua e di incrementare, al contempo, l’efficienza energetica della navigazione”.
L’efficienza energetica rappresenta infatti un aspetto importante per il settore, che da tempo ha adottato pratiche quali: l’utilizzo di acqua calda riciclata per il riscaldamento delle cabine passeggeri; l’impiego di finestre la cui speciale colorazione è in grado di rinfrescare l’ambiente riducendo così l’utilizzo di aria condizionata; il passaggio a luci LED con un durata 25 volte maggiore rispetto al normale e, infine, una riduzione complessiva del consumo energetico pari al’80% e una diminuzione di circa il 50% del riscaldamento. Tutte queste azioni implicano anche una significativa riduzione delle emissioni atmosferiche.
Negli ultimi 10 anni i membri di CLIA hanno investito in maniera importante nello sviluppo e nell’implementazione di nuove tecnologie che agevolano la riduzioni di tali emissioni. Tra queste: l’utilizzo di impianti di filtraggio dei gas di scarico, lo sviluppo di propulsori più efficienti e l’incremento dell’utilizzo di sistemi di alimentazione a terra, il cosiddetto “Cold ironing” che, prevedendo l’allacciamento delle navi alla rete elettrica del porto, riduce notevolmente l’inquinamento.
In collaborazione con l’IMO e con gli stati di bandiera e di approdo, CLIA ha partecipato allo sviluppo di standard coerenti e uniformi che disciplinano a livello internazionale la gestione dei rifiuti a bordo. Gli associati CLIA hanno inoltre adottato le pratiche proposte dal comparto per la gestione dei rifiuti, in grado di tutelare l’ambiente in misura di gran lunga maggiore rispetto a quanto stabilito dagli attuali parametri normativi.
Molte delle compagnie aderenti a CLIA offrono inoltre programmi specifici, finalizzati a consolidare la consapevolezza dei passeggeri e a incoraggiarne i comportamenti virtuosi in termini di sostenibilità ambientale, tra cui la riduzione del consumo di energia e il riciclo di carta, plastica, vetro e lattine di alluminio grazie agli appositi raccoglitori per la raccolta differenziata che si trovano a bordo della navi.