Lo strumento utilizzato per la desk research, che tanto interesse, e tante mail nella mia casella di posta elettronica, ha generato è SimilarWeb.
Il tool, che ha una versione “light” gratuita ed una “pro” a pagamento, consente di effettuare delle ricerche ad hoc per il dominio di proprio interesse, come è stato il mio caso, o di visualizzare i risultati per categoria, auto, giochi, sport…etc., e per nazione. E’ possibile anche installarlo, così da averlo sempre a portata di mano, come estensione, come “add-on” per Chrome e Firefox.
Lo strumento è stato utilizzato, o citato, da alcune delle principali testate internazionali quali Bild, The Guardian, The Wall Street Journal, Yahoo News e Tech Crunch. Anche se ovviamente non fornirà mai gli stessi dati corrispondenti a quelli interni aziendali la metodologia di raccolta dei dati appare poter garantire un buon grado di affidabilità complessiva.
Nella versione gratuita in pochi istanti fornisce un rapporto, liberamente scaricabile in formato PDF, che si articola in sette pagine: una prima riassuntiva dei principali risultati, una relativa alla provenienza geografica del sito preso in esame, una con il dettaglio dei referrals in entrata ed in uscita dal sito, una relativa alla search con il dettaglio per prime dieci parole chiave organiche e quelle, se del caso, a pagamento. Anche per i social viene fornita l’incidenza percentuale dei primi 5 rispetto al totale del traffico generato verso il sito web analizzato ed infine le ultime due relative al traffico proveniente da campagne display eventualmente effettuate nonché un riassunto degli interessi per argomento e dei principali siti web, oltre a quello preso in considerazione, visitati.
Che lo strumento abbia una sua validità, a mio avviso, viene confermato anche da una ricerca simile a quella effettuata dal sottoscritto, relativa al click-through da Twitter verso alcune testate del Regno Unito.
I dati pubblicati sono molto simili a quelli delle testate prese in considerazione dalla mia desk research confermando come il newswire per eccellenza favorisca il “news-snacking”, la visione del titolo della notizia, magari abbondantemente ritweetatata, senza la lettura dell’articolo.
Ancora una volta, buon lavoro.