Cloudberry Kingdom (Recensione Pc)

Creato il 05 agosto 2013 da Edoedo77

L’aspetto è di quelli paciosi, semplici, con una grafica dallo stile volutamente rotondeggiante e molto leggero che però nasconde un gameplay arduo, molto difficile ed in molti tratti, cattivo. Estremamente cattivo. Cloudberry Kingdoms può essere descritto così.
Si tratta di platform 2d a scorrimento di stampo piuttosto classico per Pc, Xbox 360, PlayStation 3, PlayStation Vita e Wii U sviluppato dal team indipendente Pwnee Studios, curato artisticamente da Tiger Hare Studios, ed uscito pochi giorni sui servizi di distribuzione digitale come Steam (Pc); PSN ed Xbox Live Arcade nonché eShop al prezzo di 9,99 euro.
Ubisoft, publisher di questo gioco piuttosto interessante che può essere accostato ai “classici moderni” del calibro di Super Meat Boy o di VVVVVV dato che ne ricalca e ne ricorda alcuni sprazzi ma che avendo una struttura classica può ricordare molti titoli del passato.
La nostra recensione tratterà la versione Pc.

ANTEFATTO

Vale la pena ricordare come Cloudberry Kingdom sia nato da un progetto Kickstarter dello scorso anno. Lo sviluppo è stato finanziato con appena 23.582 dollari grazie a 640 sostenitori. Pwnee Studios è riuscita nella grande da incanalare l’attenzione di Ubisoft.

BOB IL NOSTRO EROE-MARTIRE

La storia del gioco narra di Bob, un personaggio piuttosto atipico, un uomo dalla testa rotonda che i giocatori avranno la possibilità di vestire in tantissimi modi buffi la cui avventura assomiglierà sempre più ad un calvario. Il suo compito? Deve attraversare centinai di livelli (suddivisi in 7 grandi mondi nella modalità Storia), raccogliendo al contempo i cristalli disseminati nei singoli stage, per chiudere la partita, salvare la principessa tenuta prigioniera da un nemico malvagio e potente per scrivere, così, la solita frase “e vissero tutti felici e contenti”.
Si tratta di livelli lineari, spesso e volentieri molto brevi e per la prima mezz’oretta tutto sembrerà scorrere liscio come l’olio…
Tuttavia, la difficoltà crescerà e non ci vorrà molto per trovarsi in livelli pieni zeppi di insidie. I vari stage sono formati da ambientazioni colorate condite da piattaforme dove è possibile incontrare diversi nemici, come ad esempio delle moschette giganti, facilmente eliminabili saltandoci di sopra (alla Super Mario per intenderci). Ma sono gli ostacoli a rendere tutto davvero difficile.
Le trappole si moltiplicano e quando dovrete superare livelli con diverse palle ferrate che girano, spuntoni che appaiono dalle piattaforme, fuochi rotanti e raggi laser, una buona dote di riflessi e colpo d’occhio sarà fondamentale.
Il livello di difficoltà è comunque settato bene ma Clouberry Kingdom saprà tirarsi addosso le ire funeste di chi vorrà superare i livelli tutti d’un fiato. A meno che non siate fenomeni, questo non sarà possibile e Bob sarà più un martire che un eroe visto che spesso e volentieri si dovrà ripartire dall’inizio del livello (o dal checkpoint se lo stage è più lunghetto). Ogni tot di livelli, dovremo fare i conti con una nuova abilità e sarà difficile prenderci subito confidenza. Ad esempio ci saranno dei livelli in cui utilizzare il jetpack. Risolverà i nostri problemi? Niente affatto: bisognerà avere la sensibilità giusta per guidare Bob attraverso gli ostacoli (sempre più caini). Inoltre la spinta del propulsore sarà limitata e per poterne usufruire bisognerà atterrare per un breve attimo su una piattaforma. Non utilizzarlo bene equivale a schiantarsi allegramente in molte trappole. Ma non finisce qui. Gli aiuti, ops, le peripezie, si materializzeranno in altri modi. Capiterà di attraversare livelli legati a ruote medievali per le torture o di affrontarne alcuni in assenza di gravità.
Cloudberry Kingdom ha molte variabili e non è certo un gioco noioso.
In tutto questo sarà importante anche raccogliere i cristalli per acquistare alcuni aiuti in game. Non esultate più di tanto, si tratta di suggerimenti sul “percorso” da fare, o il rallentamento del tempo ed altre poche cose.

GRAFICA PULITA E QUALCHE PICCOLA CHICCA CON OTTIMA COLONNA SONORA

Sebbene il gioco sia stato realizzato senza grandi mezzi economici, il suo comparto tecnico può dirsi senza dubbio di buon livello. Niente di miracoloso e tutto piuttosto standard, ma il compito, seppur semplice, è stato svolto bene.
Andiamo subito al sodo parlando della grafica che, come descritto brevemente ad inizio recensione, si presenta molto colorata. Quasi un gioco per bambini. Gli ostacoli rappresentati hanno spesso delle espressioni (alcuni tipi di palle di ferro hanno occhioni e sorriso, ad esempio, ma questo nei primi livelli, poi le cose saranno sempre rotondeggianti ma me leggermente più seriose pur rimanendo con una scelta di colori così sgargianti che la cattiveria del gameplay cozzerà con l’aspetto).
Gli scenari vantano comunque un buon design e sono piuttosto vari. Non mancano i dettagli di nota e qualche piccola chicca come ad esempio gli effetti climatici come la pioggia o la neve sono rese al meglio, o alcune animazioni. Simpatiche anche le scene di intermezzo. A noi lo stile particolarmente squadrato è piaciuto, poi ogni gusto è insindacabile.
Nota di merito va per la colonna sonora composta da diversi generi musicali e comunque piuttosto incalzante che sebbene non sembri essere epica al punto giusto sta piuttosto bene nel contesto.

LONGEVITA’ E MODALITA’

La longevità è garantita da una storia lunghissima ma anche dalla possibilità di giocare altre modalità come la Free for All, adatta ai novellini: permetterà di scegliere in maniera molto rapida i contenuti del livello come ad esempio la densità delle trappole la velocità d’attivazione, la presenza di laser e così via. Una sorta di editor che include anche la possibilità di personalizzare l’aspetto di Bob.
Presente anche la modalità Arcade con le varianti Crisi del Tempo, piuttosto cattiva dove bisogna terminare i 300 e più stage in 10 secondi. Ovviamente ogni cristallo recuperato dona tempo extra. C’è anche la Escalation, la prima invero, ad essere contemplata perché subito disponibile, dove con un numero limitato di vite (che aumentano ad ogni tot di cristalli raccolti) si affrontano ulteriori livelli. E ci sono altre modalità sbloccando i livelli giocatore come ad esempio la Corsa dell’Eroe (che si attiva al livello 250) e la Corsa Ibrida (disponibile al 500° livello).
Vale la pena ricordare, infine, che il titolo è tradotto anche in italiano e che è possibile, dilettarsi con gli amici in multiplayer in locale fino a quattro giocatori.

COMMENTO FINALE

Cloudberry Kingdom è uno di quei titoli che lasciano interdetti. Sembra un giochino per bimbi, quando, invece, subito dopo i primi 30 livelli ci si rende conto che non è esattamente così. Chi cerca un grado di sfida elevato avrà pane per i propri denti, accompagnato da una realizzazione tecnica pulita, senza particolari estri ma con qualche buono spunto. Coraggiosa (ma forse anche forzata dal fatto di non avere avuto un grande budget, ndr) la scelta stilistica anche se forse si sarebbe potuto osare di più con la grafica. Il gioco si fa apprezzare per una grande longevità, per la varietà di modalità presenti, per un editor che genera livelli casuali e per un’ottima, a nostro avviso, colonna sonora.
Bob, il protagonista di Cloudberry Kingdom, sarà ricordato senza dubbio come un eroe martire che ha attraversato il suo mondo ultra colorato ricevendo le morti più assurde dalle trappole dall’aspetto più innocuo ma tra i più infami dell’ultimo periodo. E dire che il titolo è nato dalle forze di due amici ed è stato finanziato su Kickstarter suscitando l’interesse successivo di un colosso come Ubisoft che ci ha visto bene. Gli amanti dei platform e delle sfide possono senza dubbio puntare su Cloudberry Kingdom senza aver paura di aver speso male i propri soldi.

PREGI: Comparto tecnico senza fronzoli. Platform vecchio stampo. Longevo. Vario. Prezzo giusto.

DIFETTI: Frustrante in alcuni casi. Forse troppo lungo per un platform. Forse si poteva osare di più graficamente.

VOTO: 7,5/10.