Clusta - 63. [2011]

Sei in un vicolo di un ghetto parigino che non hai mai visto, sei nel 2063, sei ferito ad una gamba, forse. O forse è solo l'acido che te lo fa credere. Vedi una porta e scendi delle scale, svoltano a destra, ancora a destra, a sinistra. O forse sei caduto. Arrivi in questa sala, piccola, pareti curve come se le vedessi attraverso un fisheye, c'è qualche luce blu attaccata ai muri ma per te è tutto buio, un tizio parla, più indietro dei poster propagandistici accennano ad una rivoluzione, a prendere le armi, alla libertà. Ti guardi intorno è non ce ne è uno sano. Bramate la libertà ma siete schiavi delle droghe, giustizieri dagli occhi rossi, sognatori in chimica. Finisce il discorso ed inizia la festa. Il palco viene reclamato da dei tizi in maschera, vestiti neri, guanti neri. Sei quasi sicuro che uno di loro abbia dodici dita. Si piazzano davanti a qualche diavoleria elettronica e fanno spegnere le luci. Un faretto s'accende, illumina un mixer, parte il pezzo, nessuno balla. T'allontani e cerchi un acido, che la rivoluzione non la si fa da soli.
Tracklist:

1. (201) Bio­nic Fu­se Lab
2. (215) Fal­lin In­si­de
3. (221) Fu­tu­re Will Be Dark / Re­mix
4. (227) Lo­st In A Tear­pudd­le
5. (233) Ma­cro Symp­to­ma­tik
6. (233) Re­stroom Ran­som
7. (283) Sub­flub­ber
8. (287) Varia

grazie a Clusta e alla Conga Records per avermi concesso di pubblicare questo disco Download Myspace