Credo pochi, ma credo anche che saranno sempre di più in futuro. Merito non della nostra scuola, certo, ma piuttosto degli inglesi. Che ne hanno fatto uno dei grandi itinerari europei per chi intende muoversi a piedi o in bicicletta.
Dal Mare del Nord al Mare di Irlanda, un coast to coast ancora piuttosto originale, con distanze che non spaventano nemmeno un pantofolaio come me.
Se non ci credete, date un occhio alla cartina. È come se all'alba del mondo un gigante avesse provato a strozzare l'Inghilterra. Non c'è riuscito, ma il collo è rimasto così.
E ve l'ho già detto, sono qui per questo. Voglio inoltrarmi nella storia, non solo nella campagna inglese.
Passo dopo passo, visto che le insidie non mancano: il tempo, lo so, a volte è una palude che inghiotte vita e risputa ombre.
Starò attento, con il mio bagaglio fatto più di domande che di indumenti. Accetterò a cuor leggero tutta la lentezza che è nell'ordine delle cose.
E per non smarrirmi ho scelto con attenzione la compagnia. Avrò Adriano al mio fianco, l'uomo dal quale discende tutto questo, dalle pietre del Muro giù giù fino alla gente che arranca per queste colline.
Fino a queste pagine, anche.
Un imperatore romano per compagno, non è da tutti. Però me lo merito, con tutto il tempo che ho fantasticato su di lui. Sui segni che ha lasciato in questo mondo e su tutto ciò che di lui è semplicemente svanito.
(da Paolo Ciampi, La strada delle legioni, Mursia)