Caratteristiche
Riproduzione
Meccanismo di infestazione
Sintomi della pianta
L’infezione da cocciniglia provoca naturalmente dei chiari sintomi alle piante ospiti, sintomi che si possono individuare dalla colorazione e dalla forma delle foglie, dall’indebolimento generale della pianta e dal blocco della sua crescita. Quando viene attaccata dalla cocciniglia, la pianta può presentare foglie deformate, accartocciate, ingiallite o di colore rosso e brunastro tipico della bruciatura. La melata che attira le fumaggini crea sulla pianta una densa copertura color carbone che impedisce alla stessa di compiere la fotosintesi. Questo meccanismo blocca sia la crescita che la nutrizione della pianta, conducendola a un progressivo indebolimento e poi alla morte.
Cause dell’infezione
La cocciniglia si sviluppa in climi aridi, caldi e temperati. Gli esemplari adulti e le neanidi non sono in grado di sopravvivere alle temperature rigide e agli ambienti piovosi. La pioggia lava via anche le uova e le femmine fecondate, che, invece, sono in grado di resistere al freddo. Alcune condizioni ambientali possono favorire lo sviluppo delle neanidi: è il caso di appartamenti chiusi, tenuti al caldo e molto asciutti che favoriscono l’infestazione delle piante da appartamento, ma anche l’eccessiva esposizione al sole e al caldo delle piante da giardino sensibili alla cocciniglia, possono predisporre all’infezione. Altri fattori scatenanti dell’azione del parassita, scarse irrigazioni e potature errate.
Tipi di cocciniglie infestanti
Come già detto all’inizio del nostro approfondimento, non tutte le specie di cocciniglie sono infestanti per la pianta. Tra quelle più temute ricordiamo la cocciniglia cotonosa(Icerya purchasi) e diverse specie di cocciniglie farinose. La specie cotonosa attacca prevalentemente legumi, piante ornamentali ed agrumi. L’insetto si presenta con un corpo di colore bianco, un dorso irregolare e una testa non meglio formata. La riproduzione della cocciniglia cotonosa avviene per via asessuata, poiché le femmine sono anche ermafrodite. I danni della cocciniglia cotonosa vengono provocati dall’abbondante produzione di melata. Le cocciniglie farinose colpiscono piante ornamentali, agrumi,vite e fico. La principale caratteristica d questi insetti è di produrre una cera filamentosa che crea uno scudo sul loro dorso. Quando le colonie sono numerose, sulla pianta colpita si forma una specie di manto farinoso. L’insetto della specie farinosa è di colore bianco ed è dotato di numerose zampe che ne consentono lo spostamento. L’olivo, alcune piante ornamentali e gli agrumi, possono essere attaccati anche da cocciniglie con zampe corte, immobili e di colore rossastro o marrone. Sempre immobili e di colore rosso sono altre specie di cocciniglie che vivono sul kaki, l’olmo, il susino, il ribes, piante ornamentali, come la magnolia, e la vite. Cocciniglie molto piccole, di colore giallastro, immobili, vivono su rami e fusti e non producono la melata.
Lotta
L’aumento delle temperature e i periodi di siccità favoriscono l’infezione delle cocciniglie sulle piante da appartamento e su quelle da giardino o da campo coltivato. Per tutelare la salute della pianta, la sua resa estetica e, se necessario, anche la sua produzione, bisogna intervenire con metodi di lotta chimica o biologica. La lotta chimica è stata essenzialmente condotta con gli oli minerali. Si tratta di insetticidi derivati da estratti del petrolio, con azione tossica e asfissiante sulla maggior parte delle cocciniglie, anche se vengono frequentemente usati per combattere quelle cotonose. Gli oli minerali possono essere antracenici, cioè scuri ( i più tossici), gialli e bianchi. Molti di questi prodotti non sono più ammessi in agricoltura, restano solo quelli bianchi che hanno subito un maggior processo di raffinazione e quindi hanno un minore impatto ambientale. Gli oli bianchi vengono utilizzati con altri insetticidi per potenziarne l’azione, in quando da soli risultano poco efficaci. Gli oli minerali vanno applicati sulla pianta a fine inverno, quando le gemme sono gonfie e quando stanno per schiudersi le uova con le neanidi, che rappresentano lo stadio dell’insetto più vulnerabile ai trattamenti chimici. L’olio bianco può danneggiare alcune specie di piante e se non se ne conoscono gli effetti, meglio puntare su insetticidi a base di piretro o con la naftalina. Altra sostanza chimica da poter usare con effetto insetticida, il sapone molle. Si tratta di un composto a base di sali potassici, acqua e glicerina, efficace sui parassiti con apparati succhianti. Il sapone molle non è fitotossico, ma quelli addizionati con sgrassanti e coloranti di sintesi possono “bruciare” le foglie della pianta, provocandone la morte. Molto efficace sulle cocciniglie e con un impatto ambientale nullo, è la lotta biologica da praticare con metodi tradizionali o facendo uso di predatori tipici di questo parassita, come la vespa parassita, altri imenotteri, alcuni acari, la coccinella e persino gli scarafaggi. Sulle piante da appartamento, le neanidi si possono rimuovere passando sulle foglie cotone impregnato con alcool. La pioggia lava via le cocciniglie, per cui, quando piove, è consigliabile esporre le piante da appartamento ( escluse quelle grasse) alla salutare azione dell’acqua. Lavare le piante da appartamento ed evitare gli accumuli di polvere ha anche un buon effetto preventivo. Se le cocciniglie attirano le formiche, si può avvolgere il tronco della pianta con una carta moschicida appiccicosa, facendo attenzione a posizionarla a una certa altezza da terra per evitarne la contaminazione con i detriti del suolo.