cocciniglia cotonosa

Creato il 01 febbraio 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Le piante hanno moltissimi nemici che possono attaccarle fino a distruggerle. Tra questi, anche funghi, virus, batteri e insetti parassiti. L’attività parassitaria degli insetti fitofagi consiste il più delle volte nella sottrazione della linfa vegetale, sostanza che spesso nutre sia gli esemplari adulti che le larve. Tra gli insetti fitofagi più temibili, anche la cocciniglia cotonosa, variante della nota e famigerata cocciniglia delle piante. L’insetto viene così definito perché gli esemplari adulti, specie le femmine, hanno il dorso ricoperto da una fitta peluria bianca, simile a fiocchi di cotone. La cocciniglia cotonosa non attacca tutte le specie vegetali, ma solo quelle legnose. La si ritrova frequentemente negli agrumi, dove si assiste alla devastazione di intere colture.

Caratteristiche


La cocciniglia cotonosa, entomologicamente conosciuta come Icerya purchasi, è un insetto appartenente all’ordine dei Rincoti e alla famiglia de Margarodidi. Originaria del continente australiano, la cocciniglia cotonosa è stata importata negli Stati Uniti, alla fine dell’Ottocento, e all’inizio del Novecento, in Europa. I primi esemplari comparvero in Italia, precisamente a Napoli, proprio agli inizi del Ventesimo secolo. Le coltivazioni preferite dell’insetto erano gli agrumi, tanto che con il passare dei decenni si diede al parassita anche il nome di cocciniglia degli agrumi. Da allora, gli attacchi della cocciniglia cotonosa sono stati regolari ed endemici, specie nelle zone a clima temperato. L’insetto si presenta con un corpo molto piccolo, non più grande di 5 millimetri. Le femmine, di forma ovale, sono ricoperte nel dorso da una patina bianchissima simile al cotone, mentre i maschi, talvolta alati e più rari delle femmine, hanno il corpo giallognolo. Nello stadio giovanile, la cocciniglia cotonosa è una piccolissima neanide di color arancio. Le femmine adulte sono ermafrodite, cioè si autofecondano portando in grembo un centinaio di uova, mentre i maschi, nati da uova non fecondate, non sono molto diffusi tra le popolazioni di questo insetto, perché totalmente inutili ai fini riproduttivi. Le femmine fecondano le uova durante i mesi invernali. La prima schiusa delle neanidi si ha in primavera, seguita da una seconda generazione in estate e da una terza, in autunno. In un anno la cocciniglia cotonosa può fecondare fino a trecento uova.

Piante colpite


Come già detto, le piante maggiormente colpite dalla cocciniglia cotonosa sono quelle legnose, come gli agrumi, l’acacia, le ginestre, la robinia e il pittosporum. In genere, la cocciniglia predilige gli agrumi le ginestre e il pittosporum, mentre gli attacchi ad acacia e robinia sono più sporadici. L’insetto si annida nella pagina inferiore delle foglie, nei rami giovani e nei peduncoli dei frutti, da dove sottrae la linfa vegetale. Di questa sostanza si nutrono anche le neanidi. Ci si accorge dell’attacco di cocciniglia cotonosa quando la linfa fuoriesce dalle parti vegetali colpite o quando gli esemplari dell’insetto sono talmente numerosi da formare una sottile patina bianca sulle stesse. L’attività di nutrimento della cocciniglia cotonosa genera un’abbondante produzione di melassa, sostanza zuccherina secreta dall’insetto come escremento. La melassa si deposita sulle parti vegetali colpite favorendo la comparsa di una malattia fungina: la fumaggine, fitopatologia che porta alla necrosi della pianta. I fattori che favoriscono gli attacchi della cocciniglia cotonosa sono i climi umidi e temperati tipici delle zone mediterranee.

Lotta


La lotta alla cocciniglia cotonosa si combatte essenzialmente con due metodi: chimici e biologici. La lotta migliore è senza dubbio quella biologica, perché non tossica e più rispettosa dell’ambiente. Per combattere la cocciniglia si usa un coccinellide, il Rodolia cardinalis, originario dell’Australia e utilizzato, agli inizi del Novecento, proprio a Napoli, durante le prime infezioni di cocciniglia cotonosa. L’insetto antagonista divora ingenti quantità di cocciniglia, debellandola definitivamente. Per contrastare l’azione del parassita, bastano appena quattro esemplari di Rodolia cardinalis, meglio se di sesso opposto. Questi esemplari si riprodurranno nutrendosi proprio della cocciniglia. Negli attacchi a grandi superfici coltivate si preferisce però ricorrere alla lotta chimica, normalmente combattuta tramite utilizzo di oli minerali bianchi o di piretroidi e fosforganici. In caso di attacchi di cocciniglia cotonosa in giardino è sempre consigliabile ricorrere ai metodi di lotta biologica. L’uso di metodi naturali sarebbe auspicabile anche nelle grandi superfici coltivate, per evitare fenomeni di tossicità ambientale. In realtà, gli oli bianchi, i piretroidi e i fosforganici, sono considerati gli insetticidi meno tossici tra quelli disponibili per la lotta alla cocciniglia. Gli oli bianchi sono gli oli minerali più leggeri, perché sottoposti a un processo di raffinazione. Il loro effetto, più che tossico, è lievemente irritante. I fosforganici sono insetticidi ad azione neurotossica, cioè paralizzano il sistema neurologico dell’insetto, i piretroidi sfruttano, invece, una sostanza repellente ricavata dai fiori, ovvero il piretro.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Fiore di cactus

    È stato qualche giorno fa che ho notato una piccola protuberanza scura e pelosa uscire dalla mamillaria – uno dei generi più diffusi di cactacee. Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Ortoweblog
    GIARDINAGGIO, HOBBY
  • Le piante succulente

    Diversamente dalle Cactacee e dalle Agavacee, le succulente, nella maggioranza dei casi, crescono in ambienti caratterizzati da un lungo periodo di siccità che... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Lory663
    GIARDINAGGIO, HOBBY, I NOSTRI AMICI ANIMALI
  • Come in un libro di fiabe (su Houzz)

    Landscape in stile Rustic di CLC Landscape Design, Architetti e Designer del Paesaggio, Ringwood Il mio articolo sui giardini incantati -su Houzz “Tu! dov’è la... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Lidiazitara
    GIARDINAGGIO, HOBBY
  • Le piante grasse pag_2

    Le piante grasse sono caratterizzate dalla capacità di immagazzinare acqua nei tessuti, queste piante presentano forme svariate e spesso bizzarre e fioriture... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Lory663
    GIARDINAGGIO, HOBBY, I NOSTRI AMICI ANIMALI
  • come fare l’oleolito di iperico

    il 24 giugno, preparate l’olio di iperico, altrimenti conosciuto come olio di San Giovanni. Un antico rimedio che per la sua facilità di preparazione è... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Aboutgarden
    GIARDINAGGIO, HOBBY, LIFESTYLE
  • Il giardino abbandonato

    Il mio vicino, persona dotta e grande letterato, conoscendo la passione che nutro per le piante, mi ha prestato un vecchio libro nel quale ha trovato due... Leggere il seguito

    Il 19 giugno 2015 da   Aboutgarden
    GIARDINAGGIO, HOBBY, LIFESTYLE