Codici fiscali a prova di lingua
Creato il 21 luglio 2011 da Studiocassaro
Il fisco si allinea alle anagrafi comunali e con la circolare n.34/E del 20 luglio 2011 ha annunciato una soluzione tecnica che permetterà di acquisire fedelmente i dati anagrafici che contengano caratteri speciali, tipici di altri idiomi, ad esempio gli accenti circonflessi e gli umlaut.I caratteri diacritici che potranno essere acquisiti in Anagrafe tributaria, con la relativa traslitterazione, sono: Â=A, Ä=AE, Æ=AE, Ç=C, Č=C, Ê=E, Ë=E, Î=I, Ï=I, Ô=O, Ö=OE, Œ=OE, Û=U, Ü=UE, Š=S, Ž=Z, ß=SS; inoltre le vocali A E I O U, con accento acuto o grave, che compaiono all’interno del nome e del cognome, vengono traslitterate nelle relative vocali non accentate.In Anagrafe tributaria si continuerà comunque a utilizzare esclusivamente caratteri maiuscoli per la registrazione dei dati anagrafici e, nei nomi e cognomi che terminano con una vocale accentata, della relativa vocale senza accento, seguita dall’apostrofo.In ogni caso non cambierà la composizione del codice fiscale che, per norma, prevede l’utilizzo esclusivo dei 26 caratteri maiuscoli contenuti nella tabella riportata nel DM 23 dicembre 1976.In tutti gli atti e documenti nei quali non sarà possibile impiegare la forma originale del nome e del cognome con i caratteri diacritici verrà utilizzata la forma traslitterata.