Sabato 12 Ottobre, alle ore 18.30, sarà inaugurata presso il Museo civico MAGMA di Roccamonfina, in provincia di Caserta, la Collettiva d’arte “Cogito ergo sum…Donna”.
La collettiva – che riunisce la pittrice Giada Romano, in arte GiaRò, lo scultore Dario Rugolo, RuDa, e i fotografi Maria Letizia Cotroneo, Alessandro Faccini e Sara Fugazzotto – ha trovato spazio all’interno della mostra d’arte contemporanea e design trend Line del museo. La direzione artistica è affidata a Paolo Feroce, già promotore di varie esposizioni d’arte nazionali e internazionali.
Un punto di vista diverso per ciascuna espressione – Fotografia, Pittura e Scultura – in un viaggio tematico che segue, però, un unico filo conduttore: la donna. L’obiettivo dei fotografi indugia così ora sui volti sereni e sorridenti, ora su quelli maggiormente segnati dalla violenza.
Dai tratti leggeri e impalpabili di GiaRò traspare tutta la fragilità e la velata seduzione dell’universo femminile. Dalla materia plasmata da RuDa emerge, invece, la donna come procreatrice, associata dunque alle idee di fecondità e rinascita.
Toccando alcuni aspetti del poliedrico universo femminile – dalla fragilità alla seduzione passando per la violenza, la denuncia della stessa e la successiva rinascita – gli artisti vogliono dare voce al grido sommesso di tante donne che hanno paura di ribellarsi.
È proprio per ribadire che non c’è nulla di fisiologico o di irreversibile in questo odioso fenomeno che gli artisti scendono in campo. In una cultura ancora maschilista che spesso definisce la donna in antitesi all’uomo, elemento costitutivo della società, si avverte come necessaria l’affermazione del valore assoluto della donna, essere pensante e autonomo.
La cornice che ospita le loro opere è giovane, al pari degli artisti: Il MAGMA, Museo delle Arti e del Geosito dei Monti Aurunci, è stato infatti inaugurato nel 2010.
Grazie alla sua posizione strategica, funge da anello di congiungimento tra il basso Lazio e la Provincia di Caserta. Ospita opere di artisti affermati ma dà spazio – fatto raro, specie nel Sud Italia – anche a giovani promettenti. Si tratta di un museo delle arti figurative improntato all’interdisciplinarità, con i suoi 2000 metri quadri di spazio, destinabili alle funzioni d’uso più disparate.
I giorni e gli orari di apertura sono reperibili consultando il sito internet del museo. L’entrata è, come sempre, gratuita.
Written by Nino Fazio
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