Cogli questo piccolo fiore
e prendilo. Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.
Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda,
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano – e coglilo.
Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l’ora dell’offerta.
Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finché c’è tempo – e coglilo
Rabindranath Tagore
(Oggi, dopo le tragedie di questi giorni, avevo voglia di leggerezza)
Amore, s’io fossi aria, le tue rondini vorrei, per guardarmele ogni minuto e farle volare negli occhi miei, quelle rondini bianche e nere che anche mute dicono tanto: tutta la gioia di mille sere ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto…
Amore, mai sarò stanco di bermi tutto il tuo miele, quando ridi o quando mi parli in me si gonfiano mille vele ; quando un sogno od un tuo segreto ti fan seria e sembri rubata, guizzan pesci tra i tuoi due fiori, rivive l’ anima mia assetata rivive l’ anima mia assetata, rivive l’ anima mia assetata rivive l’ anima mia assetata…
Amore, pensa s’io avessi una torre colombaria per far posare le tue due colombe stanche di volare in aria, vederle alzarsi dritte nel cielo e atterrare fra le mie mani per carezzarle dentro ai miei oggi e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani, e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani…
Amore, nel mio giardino vorrei fiorisse la tua rosa perchè l’ anima mia si perda dove il corpo rinasce e riposa, quella rosa di primavera sempre rorida di rugiada, misteriosa come la sera, balenante come una spada balenante come una spada, balenante come una spada, balenante come una spada….
Amore, colomba, fiore, amore fragile e forte, sfrontatezza e pudore, compagna di gioia e sorte, sapore amaro e dolcezza, con l’ arcobaleno fra le dita, vorrei perdermi nel tuo respiro, vorrei offrirti questa mia vita vorrei offrirti questa mia vita, vorrei offrirti questa mia vita, vorrei offrirti questa mia vita…
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