Col ferro e col fuoco – Michele Di Leo

Creato il 23 maggio 2015 da Fasterboy

Firenze - Dal 27 maggio al 4 giugno Simultanea Spazi d'Arte, realtà curatoriale ideata e gestita dalle storiche e critiche d'arte Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, presenta la mostra personale dell'artista pugliese Michele Di Leo dal titolo Col ferro e col fuoco, che dopo la tappa fiorentina si sposterà nei prossimi mesi a Dresda e a Praga. L'inagurazione si terrà mercoledì 27 maggio alle 17.30.

Il tema delle opere è di grande attualità e riguarda il ruolo delle religioni e il rapporto con il sacro nel mondo globalizzato.

Simultanea Spazi d'Arte
Michele Di Leo
Col ferro e col fuoco
27 maggio - 4 giugno 2015
Opening mercoledì 27 ore 17.30
Mostra a cura di Alvaro Spagnesi

Il sacro è un elemento della struttura della coscienza e non un momento della storia
della coscienza. L'esperienza del sacro è indissolubilmente legata allo sforzo compiuto dall'uomo per costruire un mondo che abbia un significato.

(Mircea Eliade, Congresso di Storia delle religioni, Boston, 1968)
Come scrive il curatore Alvaro Spagnesi nel testo introduttivo alla mostra, l'arte di Michele Di Leo si manifesta in modo perentorio e improvviso come una tempesta che non sembra lasciare scampo, uno tsunami devastante fatto di colori e materia che si fondono e s'aggregano incessantemente in un farsi e disfarsi dell'esistente fisico e metafisico.

Le sue opere - prosegue il curatore - sono cromaticamente dominate dai quattro colori individuati dall'artista per simboleggiare metaforicamente Padre, Figlio , Spirito Santo e Uomo presentato, quest'ultimo, come dice lo stesso Di Leo, "sotto forma, materia dell'entità spirituale globale".
Ora il discorso continua e si fa ancora più urgente l'esigenza di affrontare il nodo sul concetto di "sacro" alla luce delle recenti contrapposizioni belliche e terroristiche deflagranti in tutto il mondo in nome di allucinanti posizioni pseudo-religiose che travolgono ogni fremito di umanità.
La personale dell'artista Di Leo si preannuncia come un percorso affascinante volto ad annullare, ed allo stesso tempo ad esaltare, le convergenze fra i popoli nel segno di un rinnovato umanesimo.
La riflessione su tale situazione lo porta a concentrarsi sui simboli delle tre grandi religioni monoteiste: usando croce, mezza luna, e stella ebraica, sono state composte tutte le opere di questa mostra. Compaiono spesso tre cuori allusivi alla Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), e la simbologia del Pesce, in evocazione dei miracoli qui rivolto a sfamare il bisogno di pace fra gli uomini. L''occhio supremo di Dio come quello del grande fratello che osserva per poi giudicare tutte le azioni dell'uomo. Ma i cuori tornano anche come simboli di amore e perdono per azioni sbagliate compiute dagli uomini.

Rispetto alle opere del passato, quelle in mostra a Firenze presentano una visione nuova e permeata di speranza. Partito, qualche tempo fa, da riflessioni in cui tutto era serrato nel dolore smodato della morte - scrive Spagnesi -, in cui "Il buco dei sogni" sembrava contemperare il colore roboante e la sordità degli scuri in un contesto astratto in irto di punte e linee e plaghe triangolari, oggi Di Leo si apre alla speranza di una utopica fusione di amore che permetta di superare proprio la morte quale unico effetto della lotta tra popoli e individui dalle diverse ideologie o/e religioni.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 giugno dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00.

Michele Di Leo nasce a Bari nel 1955; studia al Liceo artistico (sezione accademia) e all'Accademia di Belle Arti di Bari (sezione pittura) e successivamente consegue la Laurea Specialistica in "Arti visive e discipline dello spettacolo" e si specializza in "Pedagogie e Didattica di carattere clinico" ed in "Psicologia delle Comunicazioni sociali". Abilitato in Discipline Pittoriche, Disegno e Storia dell'Arte, Pittura Decorativa e Scenografica, attualmente è titolare della cattedra di "Discipline Pittoriche" presso il Liceo Artistico Statale "G.De Nittis" di Bari.
Le sue opere risultano presenti in diverse collezioni pubbliche e private in Italia ed all'estero. Si sono occupati di lui diversi quotidiani e trasmissioni televisive.
Opera in Cassano delle Murge in via Di Ceglie n˚ 13.

Simultanea - Spazi d'Arte
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