Il caso ha poi voluto che mia madre nella consueta sportina di sopravvivenza settimanale che mi consegna il sabato(avete presente quella della nonna a Cappuccetto Rosso?!?Ebbene una specie…), mettesse oltre alle solite verdure dell’orto tra cui, radicchio, rucola, finocchi, cavolfiore verde e le uova anche un sacchetto con dei Fagioli del Purgatorio di Gradoli(paese vicinissimo al mio) che un contadino locale aveva regalato a mio padre. “Mamma lo sai che io fagioli, ceci&co preferisco se me li dai già cotti, che poi non ho tempo di farli bollire per mille secoli” ”Lo so ma i fagioli del purgatorio sono piccoli non li devi mettere nemmeno in ammollo e in meno di una sono cotti, fidati”. “Ok allora dammeli, poi ti dirò”.Ebbene lunedì, mi andava proprio una bella zuppetta di legumi. Verso le 9 metto in ammollo il farro per farmi una zuppa che preparo spesso e mi piace proprio tanto. Cuocio i fagioli, li riduco in purea, vado a praparare il soffritto e aprendo il frigo faccio la terribile scoperta: nienta pancetta secca o giù di lì!!! “E ora che ci metto?!? Oggi poi i negozi sono chiusi. Questa zuppa senza un pezzetto di carne suina stagionata non saprà di niente…Aspetta un attimo, ma la colatura di alici non serve per insaporire i piatti? Adesso vedo di risolvere a modo mio”. Deduco quindi che la soluzione ottimale sia quella di insaporire i crostini tostati con i quali accompagno di solito la zuppa con la colatura. Inoltre decido di unire al soffritto un po’ di pasta d’acciughe, in modo da ricreare il profumo di alici anche nella zuppa stessa, e di essere parca con il sale, visto che la colatura lo sarebbe stata già di suo. “Speriamo bene”…Volete sapere come è andata???Ebbene era una delle zuppe di legumi più buone che io abbia mai mangiato. I crostini poi erano la fine del mondo e una volta finiti me li sono rifatti. Ci stavano benissimo.Vi lascio quindi la ricetta con l’unica pecca che essendo una zuppa che faccio di solito ad occhio, con le dosi non riesco ad essere precisissima.
ZUPPA DI FARRO E PUREA DI FAGIOLI DEL PURGATORIO CON CROSTINI ALLA COLATURA DI ALICIIngredienti per 4 persone
- 12 pugni di fagioli del purgatorio di Gradoli secchi
- 8 pugni di farro perlato secco(che io ho poi messo in ammollo per circa 4 ore)
- 1 piccola cipolla bianca
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 4 cucchiai di pasta d'acciughe
- 8 cucchiai di passato di pomodoro
- peperoncino in polvere(facoltativo, ma se piace il piccante ci sta bene)
- 8 fette di pane in cassetta
- colatura di alici di Cetara
- olio e.v.o.
PROCEDIMENTO Cuocere i fagioli in acqua salata per circa 40 minuti o fino a cottura(i tempi variano dal tipo di fagiolo che si utilizza. Alcuni vanno anche messi in ammollo per una notte e poi cotti per circa 2 ore. Se si utilizzano dei fagioli in scatola precotti passare direttamente al passaggio successivo).Scolare i fagioli serbando l'acqua di cottura(se si utilizzano i fagioli in scatola tenere da parte il liquido presente nella lattina).Con il mixer ad immersione ridurli in purea, aggiungendo un pò della loro acqua di cottura se il composto dovesse risultare troppo denso. Tenere da parte.
Fare un trito con la cipolla, il sedano e la carota e farlo soffriggere in una casseruola dai bordi alti con due cucchiai di olio e la pasta d'acciughe.
Trascorso qualche minuto unire la purea di fagioli, il farro ben risciacquato, il passato di pomodoro, una spolverata di peperoncino e mescolare. Far cuocere per un minuto, rimestando spesso e unire l'acqua di cottura dei fagioli tanta fino a raddoppiare il volume(se l'acqua dei fagioli non è sufficiente unire dell'acqua tiepida o ancor meglio il brodo vegetale). Far cuocere per circa 40 minuti o fino a quando il farro sarà cotto e il liquido ristretto, rimestando spesso soprattutto quando la zuppa è quasi pronta, aggiungendo ulteriore acqua se tende ad asciugare troppo. Spegnere il fuoco e far riposare la zuppa coperta per almeno 15 minuti. Nel frattempo ridurre a cubetti le fette di pane in cassetta. Far scaldare una padella antiaderente, versarvi i cubetti di pane, sgocciolarvi sopra alcune gocce di colatura di alici e girarli in modo che si dorino uniformemente. Versare la zuppa nei singoli piatti, unire i crostini all'aroma di colatura e servire.
Con questa zuppa partecipo al rifocillante contest di Lucia del Blog Ti cucino così, MINESTRE E ZUPPE!!!