La mia collega ultra figa, glam e ricca (cosí si diceva in giro), andava ogni anno a New York con la mamma a fare shopping, perché Londra insomma, ad un certo punto stanca!
Ritornava sempre con qualcosa di unico – diceva lei – come gli anfibi d’oro di uno stilista di grido New Yorkese, cosí di grido che erano i suoi amici e colleghi ad urlare che erano orrende.
Ma lei se ne sbatteva, ultra-sicura del suo acquisto che la faceva apparire piú cute (carina).
Ogni volta che andava New York andava a scolazionare da Tiffany, e decantava di come viaggiare in quell’ascensore lungo i vari piani dello store, fosse come un sogno, per poi non parlare delle commesse FANTASTICHE, che ti facevano sentire come una Regina. Diceva lei.
Io me la immaginavo nana – perché lo é – vestita con un abitino nero e la cara Hermes al braccio mentre girava fra i vari banconi di cristallo alla ricerca del gioiellino giusto, in attesa del fidanzato, ricco e bono che voleva.
Anzi lei lo voleva solo ricco, perché siccome era ricca, non voleva di certo – diceva lei – rinunciare a certi standard.
Una volta mi domandó se volevo fare la mantenuta, e io le dissi che preferivo essere io quella con i quattrini, perché amo essere io quella indipendente e non dover elemosinare nulla, e lei mi guardó come si guarda una che ha detto una immenensa caxxata, e annuí tanto per assecondare la sciocca, e la sciocchezza appena sparata.
Oggi mi capita un articolo su Tiffany, e praticamente leggo di come i commessi abbiano assistito a varie e clamorose proposte di matrimonio, il che mi ha fatto pensare a io che invece assistevo a sole donne nude, o a malapena coperte con due pezzetti di stoffa, e che mi toccava pure toccarle e sistemarle.
Sí, grazie a quell’anno e mezzo passato a vederne di tutti i colori, ora non sono piú se sono carne o pesce!
Anyway, leggo di un uomo che si é affittato una saletta da Tiffany NY, e lí con tanto di chef 5 stelle e 100 galassie, cameriere personale rubato alla casa reale d’Inghilterra, e anellozzo da vari carati, ha chiesto alla fortunata se voleva essere sua per sempre.
Oppure di quello che si é inginocchiato proprio in quel famoso ascensore, stipato fra i turisti, e ha chiesto la mano alla sua amata, ottenendo un tripudio di sí: sposalo guarda che anellozzo grosso ti sta regalando, se non lo sposi lo sposo io!
Quella forse meno andata bene, é stata di un tizio che ha fatto vedere 3 anelli alla sua ragazza, ma solo su 1 invece dell’etichetta descrittiva-prezzo, c’era invece una proposta di matrimonio.
La tizia l’ha letto ed é svenuta, e lui ha ovviamento scelto l’anello per lei, anche se il dubbio sul perché sia svenuta, mi sa che gli é rimasto.
Poi ha atteso che la bella rinvenisse per finire la salata “colazione da Tiffany”.
Se capitasse a me, ti prego futuro marito di non mettermi nulla nel dolce o finirei come la Barrymore che finisce mezza soffocata dall’anello di fidanzamento, che era stato ficcato nel suo dolce.
Almeno posso dire di aver fatto davvero colazione da Tiffany!