Coldiretti dichiara guerra ai caprioli

Creato il 15 giugno 2011 da Lapulceonline

Gli agricoltori continuano ad urlare la loro rabbia per i danni alle coltivazioni fatte dai caprioli. Nell’alta Val Bormida i parenti di Bambi si sono riprodotti indisturbati nei boschi della zona ed hanno incominciato a brucare anche tra i vigneti di Brachetto e moscato. Buongustai, non c’è che dire, ma sempre dannosi per l’economia rurale della provincia di Alessandria. “Non è più possibile fare il contadino in queste condizioni. Siamo abituati a dover scommettere sulle condizioni meteorologiche, la grandine arriva all’improvviso ma anche se ci mette in ginocchio sappiamo che il giorno dopo possiamo ripartire, con la fauna selvatica invece è impossibile, non si riesce mai a mettere la parola fine. Spunta un nuovo giorno e inizia la conta dei nuovi danni”.

Sono le parole – sottoscritte da Coldiretti – del sindaco di Spigno Monferrato, Mauro Garbarino, esasperato per vigne, frutta, ortaggi e noccioleti mangiati dai voraci caprioli.

Coldiretti è drastica: fili elettrici o catture sono solo dei palliativi, serve una soluzione drastica: “Servono interventi di eradicazione che possano ristabilire un corretto equilibrio ecologico, salvaguardando il lavoro degli imprenditori e la sicurezza dei cittadini”. E poi l’accelerazione dei rimborsi a chi è stato danneggiato.

La guerra al capriolo è iniziata?


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