Coldiretti solleva “la polverina” sulla mozzarella tarocco

La crisi economica ha cambiato e sta cambiando senza ombra di dubbio i gusti e le abitudini dei consumatori. Oggi più che mai il “fai da te”, corsi e programmi di cucina  vanno per la maggiore. E qualcuno ha pensato bene di cavalcare l’onda di questa tendenza affinacandola alla rinomata tradizione dell’agroalimentare made in Italy. È sempre più facile, infatti, trovare sugli scaffali dei supermercati inglesi, americani, australiani e, naturalmente, su internet, kit “fai da te” per la preparazione della mozzarella di bufala in soli 30 minuti.

A lanciare l’allarme su questo tipo di contraffazione alimentare, purtroppo legale nei Paesi in cui viene venduto il kit, è stata la Coldiretti che in occasione del Forum dell’alimentazione a Cernobbio ha chiesto un intervento immediato.
Infatti, come è facile intuire, con la “poverina magica” contenuta nel kit e seguendo le indicazioni il prodotto ottenuto non è nemmeno un lontano parente della mozzarella di bufala campana che, tra ‘altro, si fregia anche del marchio di qualità comunitario Dop (Denominazione d’origine protetta).
Questo, come altri kit che si vantano di riprodurre altre specialità del made in Italy, sono sicuramente un danno economico, oltre che di immagine, per il nostro agroalimentare.
In un periodo di forte crisi economica come quello che l’Italia sta attraversando, minare alla base anche il settore alimentare è un vero e proprio suicidio. Non solo perché così facendo si rischiadi interrompere un ciclo economico non indifferente, ma anche perché questi gioielli della cucina italiana rischiano di perdere di prestigio agli occhi dei consumatori. Il sapore ne risulta totalmente alterato è ciò che ne rimane è solo un’illusione mista a disgusto. Dietro una buona mozzarella e un saporito parmigiano non c’è sicuramente unkKit di polveri, ma fortunatamente c è molto di più: storia, tradizioni, lavoro e territori che non sono richiudibili all’interno di una scatola di cartone.