Collezionisti si nasce…

Da Ilgiornaledeigiovanilettori

Avete mai fatto una collezione da bambini (o da grandi)? Se la risposta è sì, allora il libro di oggi fa proprio per voi. Se la risposta è no… anche: la cura e la dedizione con cui Randolph e Mr. Karp raccolgono piccoli campioni di vite presenti e passate vi faranno guardare le cose con occhi diversi.

La strana collezione di Mr. Karp, di cary Fagan, illustrazioni di Mauro Ferrero, Biancoenero edizioni 2013, 11 euro.

Nella mia vita finora ho collezionato: figurine, gomme da cancellare dalle strane forme e colori, mini boccette di profumi ad imitazione delle originali, conchiglie a forma di ventaglio, spillette celebrative di eventi sportivi o culturali, biglietti del cinema, biglietti dell’autobus usati, bottiglie di birra. Il coprotagonista di La strana collezione di Mr. Karp, Randolph, colleziona: sassi, palle di vetro con la neve dentro, calzascarpe, tappi di bottiglie di birra, penne, parole. Che cosa colleziona il personaggio del titolo è invece uno dei piccoli misteri che punteggiano la narrazione di Cary Fagan.

Ma non l’unico: nella vita di tutti i giorni capitano eventi inaspettati che cambiano il nostro modo di vivere e ci riempiono di dubbi, come un papà che viene licenziato per un sospetto furto, o l’arrivo di un nuovo inquilino ad occupare la mansarda con i suoi scatoloni sigillati pieni di materiale “fragile” e “deperibile”.

Randolph, giovane protagonista e voce narrante della storia, vive il cambiamento attraversato dalla sua famiglia (l’improvviso bisogno di arrotondare il budget mensile con la riscossione di un affitto) con sottile apprensione, annotando i dettagli di una realtà che è cambiata, proprio come annota sul dizionario tutte le parole nuove incontrate. Il papà che non lo accompagna più alle partire di hockey perché intento a studiare per fare causa ai magazzini LoPri, che lo hanno licenziato; la famiglia che non si può più permettere di andare a cena fuori; il distinto inquilino del terzo piano Mr. Karp che paga l’affitto puntualmente, non rinuncia ad ingrandire la propria collezione, ma indossa vestiti e scarpe consunte.

Per fortuna c’è la collezione di tappi di bottiglie, solida, ordinata, a cui Randolph può attaccarsi per rendere le giornate più consuete. A rendere più eccitante la noiosa vita di Mr. Karp, commesso dell’ufficio reclami di un grande magazzino, ci pensa invece la sua collezione di acque raccolte in ogni angolo del mondo in occasioni speciali, come il bagno di Sarah Bernhardt dopo la prima di Cleopatra nel 1891, o il passaggio di George Washington sul fiume Delaware nel 1776, o la campagna di Russia di Napoleone… ecco svelato il mistero!

Quello ritratto in La strana collezione di Mr. Karp è un mondo in cui le avversità della società contemporanea, sempre più presenti nella narrativa per ragazzi degli ultimi anni (si incontrano tanti genitori senza lavoro, da Segreti e bugie di Rebecca Stead, Un sogno lungo un’estate di Barbara Baraldi, Piccole donne oggi di Angela Nanetti, fino a Tutti per papà, romanzo della popolare serie Valentina di Angelo Petrosino), sono rese più lievi dalla voce dell’autore, incarnata in un giovane protagonista ironico, curioso e sensibile.

Al quale spetta di scoprire che nel cambiamento, nel sovvertimento dell’ordine e delle abitudini, così come nello stravolgimento di una collezione,  si nascondono altrettante opportunità per fare esperienze e crescere.

Cary Fagan è uno scrittore canadese prolifico e pluripremiato in patria: sul suo sito sono presentati romanzi e albi illustrati che hanno in comune uno sguardo ironico e scanzonato sulle difficoltà nella vita di bambini e ragazzi, quando non addirittura un approccio fantastico e avventurosa. Lo porta per la prima volta in Italia la casa editrice Biancoenero, inserendo La strana collezione di Mr. Karp nella bella collana MaxiZoom, che presenta a lettori da 9 anni in su romanzi di autori contemporanei destinati a divenire “classici di domani”.

L’edizione italiana è impreziosita dalle fumettistiche e piacevoli illustrazioni di Mauro Ferrero e dallo speciale font ad alta leggibilità bianconero©, che rende la lettura adatta anche a chi ha difficoltà di apprendimento.

Un’ultima curiosità: il titolo originale del romanzo, Mr. Karp’s Last Glass, ricorda tanto il titolo dell’opera teatrale di Samuel Beckett Krapp’s Last Tape (L’ultimo nastro di Krapp), amara riflessione sulla vita… che però ben poco ha a che fare con la leggerezza e lo spirito positivo di cui è infuso il racconti di Cary Fagan!

Immagini e testi sono pubblicati per gentile concessione dell’editore. Tutti i diritti riservati.

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