Colli Altotiberini

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La zona viticola


La zona, come nella tradizione italiana, era già a vocazione vinicola ai tempi dei romani, e fu descritta da Plinio il Vecchio come una regione ricca di vigneti utilizzati ancor prima dagli Etruschi.

Sulle colline che costeggiano l'alta valle del Tevere, il suolo è siliceo-argilloso e calcareo, con dei climi temperati, si producono inoltre bianchi e rosati.

L'orogenesi della zona si rifà alla formazione di tutto l'arco appenninico e in particolare alla successiva fase alluvionale del fiume che consentì il deposito di tutte le materie organiche necessarie alla viticoltura e grazie alla fase alluvionale la zona può godere di terreni fertili.

I vitigni rossi


Nella zona sono coltivate le classiche uve del centro Italia, con il Sangiovese e il Merlot accompagnati dal Cabernet Sauvignon, il Sagrantino, il Montepulciano, il Canaiolo, il Ciliegiolo e il Gamay.

Il Sangiovese è sicuramente il vitigno a bacca rossa più piantato d'Italia, con un 10% di tutto il panorama viticolo italiano interessato.

È molto diffuso in Umbria e il suo nome svela le sue origini antiche, da Sangue di Giove, con gli autori classici che ne fanno risalire le prime coltivazioni agli etruschi.

Questo vitigno si adatta a molti tipi di terreni, ma da il meglio di se con il calcare, che sembra esaltarne gli aromi eleganti ed intensi.

Matura tardi, con vini ricchi e alcolici, di buona longevità, nelle annate calde, mentre in quelle fredde accentua la sua acidità e diluisce un poco i colori, incontrando difficoltà nelle stagioni particolarmente umide quando la sua buccia sottile può essere attaccata facilmente da marciume.

Il Merlot, di chiara origine francese ma ormai impiantato ovunque, è meno vigoroso del Cabernet, ma si adatta molto meglio ai terreni freddi e umidi anche se estati molto secche e terreni troppo drenati possono rovinarne lo sviluppo degli acini.

In Umbria trova il giusto equilibrio grazie anche a l'enorme cura dei viticoltori che hanno saputo gestire questo vitigno al meglio, producendo vini di notevole spessore, sorprendenti anche in considerazione dei Merlot leggeri vinificati nell'Italia settentrionale.

Tra le uve talvolta assemblate in questo DOC compare anche il Trebbiano, che sebbene bianco, viene utilizzato per il taglio in percentuali molto basse, soprattutto in considerazione delle sue rese e della sua estesa superficie piantata. Certamente i migliori produttori cercheranno tagli migliori nel Gamay e nel Ciliegiolo per apportare qualità ai loro vini.

Il Colli Altotiberini DOC Rosso


Il Colli Altotiberini è una Denominazione di Origine Controllata autorizzata nella provincia di Perugia in Umbria per la vinificazione di un vino rosso da uve Sangiovese e Merlot a cui possono concorrere anche uve a bacca rossa della regione per un massimo del 15% in assemblaggio.

Il Sangiovese non deve essere comunque inferiore al 50% nell'assemblaggio.

La zona di produzione comprende parte dei territori comunali di San Giustino, Cisterna, Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Umbertide, Gubbio, Perugia.

Oltre alla denominazione generica di rosso può essere prodotto anche sotto la denominazione Novello e Riserva, e sotto le denominazioni mono vitigno Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon e le rispettive Riserva.

Dalla denominazione sono esclusi i vigneti situati a fondovalle e al di sopra dei 550 mt s.l.m., con forme di allevamento tradizionali e divieto di forzatura.

Le rese non devono superare le 11 tonnellate per ettaro per il rosso generico, mentre se si intende vinificare sotto la denominazione riserva la quota massima è di nove tonnellate per ettaro.

Il Colli Altotiberini DOC Rosso è un vino dal colore rubino più o meno intenso, con profumi vinosi delicati, una struttura media e asciutta.

È un vino leggero che si accompagna a piatti di salumi freschi, primi al sugo e carni bianche o formaggi freschi.

Le aziende


La Cantina Vini Polidori vinifica il suo Colli Altotiberini Sangiovese DOC a un prezzo decisamente basso, con vini di colore rubino e naso delicato di frutti rossi. Un vino a tutto pasto che predilige i primi al sugo e carni non troppo elaborate per la tavola di tutti i giorni.

L'azienda Agricola Colle del Sole, sempre della famiglia Polidori, produce il Colli Altotiberini biologico, sotto la normativa dell'Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale.

Posta sulla riva sinistra del Tevere, tra i 350 e i 450 metri sul livello del mare, trova il suo sbocco commerciale soprattutto in Germania dove esporta ben il 50% della sua produzione con un altro 10% destinato a Gran Bretagna e Danimarca e il restante 40% reperibile sul mercato interno.

Sicuramente un vino da provare per gli appassionati dell'organico. Concorrono anche il Gamay e il Trebbiano Toscano per l'assemblaggio.

Molto più potente, con i suoi 14,5% vol., il Colli Altotiberini de La Fornace, dal colore rosso rubino intenso e profumi decisamente più complessi con note leggermente speziate su un fondo fruttato.

Adatto a carni rosse grigliate e formaggi di leggera stagionatura.



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