colloquio al nido

Dopo il post sul primo giorno da baby sitter, oggi mi sembra giusto ripercorrere la strada dei ricordi con il primo giorno al nido.
 
Avevo fatto per due anni la baby sitter, e una mattina mi si presenta un’occasione d’oro, mi arriva all’orecchio la notizia che al nido del mio paese cercano personale (a dire la verità forse cercano personale). Porto il curriculum a mano perché mi sembra più professionale e intanto penso “Mi vedono e intanto vedo com’è il posto, inizio a farmi un’idea”, erano i primi giorni di luglio, avevo finito di lavorare al mattino con la mia bimba perché lei era al mare con i nonni e lavoravo al pomeriggio da un’altra famiglia.
 
Bene dicevo porto il curriculum, mi guardo in giro e aspetto. Ho suonato il campanello….
Dopo qualche minuto una donna con un grande sorriso e una massa enorme di ricci biondi mi apre la porta e mi dice “Desidera?” e io prontamente “Buongiorno, sono qui per consegnare il mio curriculum nel caso che foste alla ricerca di personale”, la signora mi guarda e mi dice “In questo momento no, ma prendo il curriculum e gli do un’occhiata, grazie e buongiorno!”. Ho pensato cavolo non mi ha nemmeno fatto entrare, devo aver fatto una brutta impressione….
Un po’ triste mi dirigo alla macchina per tornare a casa.
 
Un paio di giorni dopo quell’incontro, mi arriva una telefonata di una signora che non conosco e che mi dice se voglio fare un colloquio “Certo” rispondo piena di speranze. Mi dice l’indirizzo e capisco che è l’asilo dove non sono nemmeno entrata, mah!
Mi preparo per il colloquio ma non sono serena, mi sembra che non porterà a nulla di buono, comunque mi preparo, mi tranquillizzo e vado.
Stessa scena di qualche giorno fa, suono il campanello e attendo…. Si apre la porta e appare una signora molto seria (sembra la signorina Rottermaier). La signora è molto diversa da quella dell’altra volta, comunque mi armo di un bel sorriso e dico “Ho appuntamento per un colloquio, mi chiamo ecc ecc” “Si” mi dice la signora “Io sono ….. la titolare del nido e oggi parleremo un po’” “No -ho pensato- era meglio la bionda dell’altro giorno almeno era sorridente, mi sarei sentita più a mio agio, vabbè ormai ci siamo e dobbiamo ballare”. Il colloquio dura un’eternità, e alla fine mi sento dire “Per me potrebbe andare, ma prendiamo un appuntamento per un colloquio con la coordinatrice didattica” Penso “Ma se andavo a a lavorare alla NASA quanti colloqui dovevo fare?” però dico “Va benissimo, mi dica lei quando la coordinatrice è disponibile andrà bene anche per me”. Bèh alla fine dopo non 2 ma 3 colloqui mi dicono che vado bene e che inizierò a settembre.
Non voglio dilungarmi troppo, finirò questo racconto un’altra volta…