Il 31 marzo 2013 il Consiglio di Stato ha annullato il decreto 4444 del 2006, rilasciato dalla Presidenza della Colombia, che disciplina l’aborto. Nel frattempo sono state raccolte le prime 325.619 firme, più del doppio del necessario, per chiedere che la decisione se proibire o legalizzare l’aborto sia presa dai cittadini tramite referendum.
Il 25 aprile 2013 il Senato della Colombia ha respinto e affossato, con 17 voti a favore e 51 contro, un disegno di legge che cercava di equiparare il matrimonio tra persone dello stesso sesso a quello tradizionale.
Il 9 maggio 2013 è fallito anche il tentativo di legalizzare l’eutanasia.
Certo, probabilmente è solo questione di tempo così come in Italia, tuttavia è bene sapere che esistono tanti altri Paesi nel mondo in cui sta vincendo l’amore e il rispetto verso la vita e la dignità umana. Se le cose dovessero cambiare sarà momento di grande amarezza ma mai di sconfitta. A perdere è chi combatte contro la vita, a noi cristiani spetta il compito di ricordare, invitare e spronare il più possibile gli uomini a difenderla e custodirla, ma rimanendo sempre liberi dall’esito, senza far dipendere la nostra felicità dal risultato. Siamo tutti consapevoli infatti della rassicurazione del Cristo: «Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo» (Gv 16,33).