Tulpa, le musiche del film di Zampaglione
Non è da tutti saper fare bene una cosa, figuriamoci due, eppure Federico Zampaglione ci riesce. Non contento di essere il leader dei Tiromancino, una delle band di cantautorato pop più apprezzate nel nostro paese negli ultimi decenni, da qualche anno a questa parte si è dedicato anche alla carriera di regista. L’ha fatto con coraggio, mettendosi in gioco e proponendo qualcosa di assai distante da quanto fatto in ambito musicale. Un altro nome grosso della musica nazionale come Luciano Ligabue, quando si è cimentato in campo cinematografico con Radiofreccia e Da zero a dieci, ha portato su grande schermo atmosfere e tematiche simili a quelli delle sue canzoni. Zampaglione invece ha preferito seguire un percorso differente. Dopo l’esordio con la stralunata e grottesca commedia Nero bifamiliare, il cantautore romano ha spostato la sua attenzione sul fronte horror, ricevendo un sacco di apprezzamenti. Prima con Shadow, uscito nel 2009, e ora con il nuovo Tulpa – I demoni del desiderio, da questo weekend in arrivo nelle sale italiane. La pellicola è già stata presentata ed applaudita al Frightfest di Londra, così come anche al Noir in Festival di Courmayeur, e il nome di Federico Zampaglione si sta quindi ormai sempre più imponendo all’interno del panorama horror.
Quando si parla dei suoi ultimi due lavori, il nome cui viene più spesso accostato è quello di Dario Argento, in particolare per le atmosfere vicine alle sue opere degli anni ’70. Il cinema di genere di quel periodo sembra rivivere oggi grazie al cantante ormai sempre più regista. Proprio a quell’epoca e a quel tipo di pellicola si ispira anche la colonna sonora di Tulpa. A firmarle non troviamo però direttamente il musicista. Federico Zampaglione in un’intervista concessa al sito di Tiscali (http://spettacoli.tiscali.it/articoli/cinema/13/05/16/intervista-zampaglione-tulpa.html) ha dichiarato che alle musiche: “Ci hanno pensato mio fratello Francesco assieme ad Andrea Moscianese, hanno lavorato su atmosfere jazz-elettroniche creando uno score diverso da quelli dei soliti gialli-horror. Ne sono molto soddisfatto”.
La colonna sonora è infatti firmata dai The Alvarius, ovvero Francesco Zampaglione e Andrea Moscianese, che già si erano occupati dello score originale del precedente Shadow. Il riferimento principale sembrano essere i Goblin, autori storici delle soundtrack più celebri dei film firmati da Dario Argento. Una fonte d’ispirazione da cui comunque si smarcano con personalità e con un gusto moderno. Se Federico Zampaglione sembra essere il nuovo nome di riferimento per la (speriamo) rinnovata scena horror italiana, gli Alvarius meritano altrettanto attenzione tra i compositori di musica da paura (e non solo) di oggi.
di Marco Goi