La decisione è arrivata il 31 marzo dopo otto ore di manifestazioni degli oppositori e dei sostenitori. La proposta di legge –dicono entusiasti gli oppositori- era una scorciatoia per eludere un emendamento alla costituzione dello stato che definisce il matrimonio come unione tra un uomo e una donna. In realtà, si legge su 9news, lo Stato prevede già determinati diritti e doveri alle coppie di fatto. E’ soltanto un tentativo ideologico di minare la cellula famigliare.
«Ritengo che cambiare la legge del Colorado che definisce il matrimonio non sia la strada giusta da percorrere», ha dichiarato il senatore Kevin Lundberg che partecipato al voto contro il Ddl della Commissione di Giustizia del Senato. «I tentativi di ridefinire il matrimonio, siano essi diretti o indiretti, servono solo ad indebolire la struttura familiare, già in difficoltà nella nostra società». Gli elettori del Colorado avevano respinto le unioni civili nel 2006.