colori come cartucce di dinamite

Creato il 05 novembre 2013 da Sara
Vincent Van Gogh:    ...que c'est beau le jaune!  Paul Signac: ...depuis hier, je suis installé et je nage dans la joie...J'ai là de quoi travailler pendant toute mon existence. C'est le bonheur que je viens de découvrir . André Derain:   les couleurs devenaient  des cartouches de dynamite. Elles devaient décharger de la lumière. Picasso:  C'est étrange, à Paris je ne dessine jamais des faunes, de centaures ou de héros mythologiques. On dirait qu'ils ne vivent qu'ici. Matisse: quand j'ai compris que chaque matin je reverrais cette lumière, je ne pouvais pas croire à mon bonheurCollioure, Céret, Aix-en-Provence,l'Estaque, Cassis, Cagnes, Nizza, Cannes, Mougins, Saint-Tropez poco importa purché sia quel Midi francese; quando ci arrivano e tirano fuori tavolozza e pennelli  i pittori impazziscono, un'esplosione di gioia e di colore che si espande su tele straordinarie. E' di questo periodo artisticamente felice che abbraccia quasi un secolo, dal 1880 al 1860,  è di queste finestre interiori aperte sul mare, il sole, la luce che da conto la mostra "Le grand atelier du midi" divisa in due parti, "da Van Gogh à Bonnard" al Palais Longchamp di Marsiglia e "da Cézanne a Matisse" al Museo Granet di Aix-en-Provence. Durante la settimana marsigliese ho avuto la gioia di vederle entrambe ma mi sono limitata a mostrare poche foto prese dal catalogo perché strettamente proibito fotografare gli allestimenti e i quadri, vero tripudio di colore e poi il 13 ottobre le esposizioni sono finite. Faccio vedere invece il Museo delle Belle Arti Longchamp  visibilmente restaurato che era stato edificato a metà 800 per celebrare l'arrivo dell'acqua del fiume Durence in pieno centro città grazie a un canale di 85 Km e l'ingresso del Museo Granet nella storica Aix. Piena libertà invece di immortalare con foto a volontà dentro e fuori un altro tesoro dello scrigno marsigliese, il Castello Borély e ne ho ampiamente approfittato. Interessante subito notare il contrasto fra la classica sobrietà dell'esterno e lo sfarzo degli interni, caratteristica tipica della "bastide", la casa di campagna del Midi, da noi in Lombardia ci sono le cosiddette "ville di delizia" e francamente non scherzano neanche loro quanto a sfarzo. Viene fatto costruire  nel 1778 dal negoziante-armatore Louis Borély che secondo me doveva essere un po' megalomane perché la sua bastide fra giardino, ori e stucchi sembra voler far concorrenza a Versailles. Patrimonio francese iscritto come Monumento Storico, ha appena riaperto le porte al pubblico dopo quattro anni di  un lavoro di restauro di grande qualità ed è ora Museo delle Arti Decorative, della Ceramica e della Moda con una selezione di più di 2500 opere dal XVIII° secolo ai nostri giorni provenienti da diversi fondi pubblici e privati.
Impossibile mostrare o parlare di tutto, le collezioni sono troppe e spaziano veramente in più campi: mobili, dipinti su vetro, porcellane, ceramiche e vetri antichi e moderni, arazzi, boccette di profumo, tappezzerie, carte da parati istoriate, oggetti d'arte, oggetti esotici rari e un fondo moda e accessori di moda dei più grandi couturier, ambientazioni e allestimenti proprio belli. Proprio non lo sapevo, ma Marsiglia ha dei musei stupendi!

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