colori proibiti

Creato il 09 giugno 2011 da Guchippai
è difficile condensare in poche righe un libro così ricco. il protagonista è Yuichi, un giovane bellissimo. egli sta facendo i conti con la propria omosessualità, di recente scoperta, quando incontra Shunsuke, un famoso scrittore prossimo alla vecchiaia e afflitto da grande bruttezza. Shunsuke ce l'ha con le donne che, proprio per via della sua bruttezza, lo hanno sempre e solo usato e/o disprezzato. quella sua ineluttabile bruttezza, che egli vive come un fardello insopportabile, ha finito per renderlo cinico e crudele. impressionato da Yuichi, egli pensa di approfittare della sua ingenuità e della sua confusione per farne la propria arma di vendetta. lo spinge a sposarsi, cosa che risolverà i suoi problemi economici e allontanerà i sospetti dalla sua vera natura, e lo rende consapevole dell'enorme potere della bellezza. Yuichi, vinta l'iniziale timidezza, si trasforma in un narciso che passa attraverso le vite di uomini e donne scatenando un turbine di passione e di amore; nel concedersi senza risparmiarsi ai piaceri della carne, egli appaga sia i propri sensi che il proprio ego, fino a diventare attore della sua stessa vita. ma Yuichi non è cattivo e, ad un certo punto, acquista coscienza di chi gli sta attorno e arriva a riscoprire l'amore per la moglie che però, se fino ad allora l'ha atteso e perdonato, accontentandosi delle briciole, alla nascita della loro figlia entra a far parte del folto gruppo delle donne disilluse, che all'amore hanno rinunciato perchè si sono rese conto che si tratta della più grande delle illusioni. Shunsuke, da deux ex machina di tanti piccoli complotti, si trova con sgomento lui stesso innamorato di Yuichi; lui, proprio lui che ha sempre amato le donne al punto da arrivare a odiarle, e quel suo strumento di vendetta diventa quasi la sua redenzione. intorno molti altri personaggi, ciascuno che gioca il proprio ruolo nell'evoluzione di Yuichi, ognuno disposto a tutto pur di possederne anima e corpo. sarebbe facile dire che questo è un libro sul desiderio; direi piuttosto che è sul potere della bellezza. chi non la possiede, tende a idealizzarla e a farne il proprio oggetto di adorazione e di brama. chi la possiede e si rende conto di quale arma potente sia, finisce per sfruttarla a proprio vantaggio, manipolando chi gli sta attorno in un gioco di crudele autocompiacimento. una lettura densa, piena di spunti di riflessioni e di personaggi più patetici che eroici, tra i quali nessuno in particolare spicca per qualità morali, quasi a voler dire che la vita si riduce tutta ad apparenza e che i rapporti umani sono una sorta di balletto che si ripete all'infinito con gli stessi schemi.

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