Colpa

Creato il 01 dicembre 2010 da Renzomazzetti
 

capolega ucciso -Guttuso-

Nessuno dei presenti si stupì che un ragazzo di quell’età si presentasse a interrogare uno scriba o un dottore del Tempio, adolescenti pieni di dubbi ce ne sono sempre stati, fin da Caino e Abele, in genere fanno domande che gli adulti accolgono con un sorriso di condiscendenza e una pacca sulle spalle, Cresci, cresci, e vedrai come ciò non sia importante, i più comprensivi diranno, quando avevo la tua età, anch’io la pensavo così. Taluni dei presenti si allontanarono, altri si accingevano a fare altrettanto, di fronte alla mal celata contrarietà dello scriba che si vedeva sfuggire un pubblico fino ad allora così attento, ma la domanda di Gesù fece ritornare alcuni di quelli che riuscirono ad udirla. Quanto voglio sapere riguarda la colpa. Parli di una colpa tua? Parlo di una colpa in generale, ma anche di quella che potrei avere io pur non avendo peccato direttamente. Spiegati meglio, ha detto il Signore che i padri non moriranno per i figli né i figli per i padri, e che ciascuno sarà condannato a morte per il proprio delitto, infatti, ma sappi che si trattava di un precetto per i tempi antichi, quando la colpa di un membro era pagata dalla famiglia intera, compresi gli innocenti, eppure, giacché la parola del Signore è eterna e la fine delle colpe invisibile, ricordati di quanto hai detto tu stesso poco fa, che l’uomo è libero per poter essere castigato, credo che sia legittimo pensare che il delitto del padre, pur essendo punito, non si estingua con la punizione ed entri a far parte dell’eredità che spetta al figlio, così come gli uomini di oggi hanno ereditato la colpa di Adamo ed Eva, i nostri primi genitori, sono stupito che un ragazzo della tua età e della tua condizione mostri una conoscenza così profonda delle Scritture e sia capace di discuterle con tanta disinvoltura, so solo ciò che ho imparato, da dove vieni, da Nazaret, in Galilea, infatti mi sembrava, dal modo di parlare, rispondi a quanto ti ho domandato, per favore, possiamo ammettere che la principale colpa di Adamo ed Eva, quando disubbidirono al Signore, non sia stata quella di aver assaggiato il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, ma la conseguenza che fatalmente ne sarebbe scaturita, e cioè di impedire con il loro peccato che il Signore potesse portare a compimento il progetto che aveva in mente quando creò l’uomo e poi la donna, vuol forse dirmi che ogni azione umana, la disobbedienza nel paradiso o qualunque altra, interferisce sempre con la volontà di Dio e che, in fondo, potremmo paragonare questo suo volere a un’isola nel mare, circondata e assalita dalle acque ribelli delle volontà degli uomini, fu una domanda, questa, rivolta dal secondo degli interlocutori, ché a tanto non si sarebbe azzardato il figlio di un falegname. Non è proprio così, rispose cautamente lo scriba, la volontà del Signore non si accontenta di prevalere su ogni cosa, è essa stessa a far sì che tutto sia com’è. Ma tu hai detto che la disobbedienza di Adamo è la causa per cui non conosciamo il progetto che Dio aveva concepito per lui. Infatti, secondo la ragione, ma nella volontà di Dio, creatore e reggente dell’universo, sono contenute tutte le volontà possibili, la sua, ma anche quella di tutti gli uomini nati e che dovranno nascere. Se fosse come tu dici, intervenne Gesù, con repentina illuminazione, ogni uomo sarebbe una parte di Dio, probabilmente, ma la porzione rappresentata da tutti gli uomini insieme sarebbe come un granello di sabbia nel deserto infinito che Dio è. L’uomo presuntuoso che fino ad allora era stato lo scriba scomparve.

-José Saramago, pezzettino da: il vangelo secondo Gesù Cristo.-

UN CENTRO

Vibrazioni di cielo

vibrazioni di terra,

passato

presente

avvenire,

arterie infinite

che convergono

a un centro:

il Pane di vita.

Fontana

che zampilla

e dona

a piccoli sorsi

pace

purezza

quiete

mentre il cuore

si smarrisce,

incapace com’è

di accogliere

senza sprechi

un amore eccessivo.

-Vezio Maurri-

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BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?

ARRIVEREMO

 Arriveremo un giorno

vecchi ma felici

per la libertà

della nostra morte.

-Renzo Mazzetti-

(dal mio cranio dal mio cuore “10″ - Pellegrini editore, Cosenza, anno 1969)


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