Colpa dei lettori?

Creato il 12 settembre 2014 da Marcodallavalle


Libri scontati online o a prezzo pieno sotto casa? Detta così la risposta alla domanda appare scontata. Eppure non lo è. Perché una seconda domanda si pone obbligata: se cerco di risparmiare danneggio le piccole librerie e l'editoria minore e indipendente? Mi chiedo se a noi lettori non si chieda davvero troppo. Da ogni dove si raccomanda che si legga di più, e questo per noi è tutt'altro che un problema. Ma per molti di noi più libri significa maggiori acquisti. Esiste la biblioteca, certo, ma i lettori maniacali come noi desiderano possedere i tomi che hanno esplorato. Aumentando gli acquisti aumenta la spesa. E per un lettore forte si tratta di spendere tranquillamente almeno cinquanta (cifra simbolica al ribasso per fare conto tondo) euro al mese, ovvero seicento euro l'anno. Comprendo tante cose, ma qualcuno comprende noi lettori? La crisi noi non la sentiamo forse? L'ultimo rapporto sulla lettura che ho studiato affermava che il cinquanta per cento dell'editoria è sostenuta dal sette per cento dei lettori, ovvero da quelli forti, che sono disposti a rinunciare a molto altro pur di acquistare libri. Da questo si può evincere che quanto maggiore è la spesa, tanto più importante sarà il risparmio in percentuale. Il dieci per cento di seicento euro è sessanta euro: la bolletta dell'acqua la recupero. Oppure li reinvesto in altri libri.
Perciò al bando i sensi di colpa. Preferisco selezionare i libri, scegliere quelli di qualità che spesso sono prodotti da case editrici piccole e di nicchia, andare a sentir parlare uno scrittore esordiente e, se merita, acquistarne il libro, capire quale sia la miglior traduzione di un classico senza fermarmi alla più economica. Siamo lettori, non finanziatori. Lo Stato ci ha già puniti con la legge che limita l'estensione degli sconti. Paghiamo lo scotto di passare per persone pesanti perché osiamo parlare di cultura. Siamo malvisti perché rinunciamo a una pizza per comprare un libro. Credo che basti. Cittadini tartassati siamo costretti a esserlo, ma lettori colpevolizzati, no grazie. IO COMPRO LIBRI CON LO SCONTO E ME NE VANTO!

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