Il mondo degli scrittori italiani dovrebbe essere in lutto per l’ennesimo caso di premio assegnato a caso. Cioè, proprio a caso no, ma non concentriamoci su questo.
Non mi interessa nemmeno perché abbia vinto il premio (in teoria perché gli altri libri in gara erano meno meritevoli…) ma piuttosto su alcuni commenti che leggo in rete e riguardano tutti:
Colpa dell’editor
No, fatemi capire, se il libro è scritto male, non è originale, ha palesi sviste ed errori, è colpa dell’editor se ha vinto il concorso?
Qualcosa mi sfugge. Se il concorso lo avesse perso per i motivi sopracitati allora si poteva incolpare un editor per aver dato l’okay a un libro del genere, anche se ho qualche riserva sull’attribuzione di colpe a una persona sola in una struttura aziendale di una casa editrice.
C’è invece da chiedersi perché sia arrivato al concorso e perché sia stato premiato. Qui la mancanza è dei giurati, punto.
Piantiamola quindi di attribuire colpe solo agli editor, perché alla fine sono in mezzo al fuoco dell’autore (alfa) e pubblico/giuria (omega). La faccenda andrebbe analizzata meglio e chiedendosi quanto possano essere affidabili al giorno d’oggi major e premi vari. Di sicuro ho sempre meno interesse per loro sia come lettore che come autore.