Premessa: non intendo fare l’avvocato di Prodi, me ne guardo bene. Prodi ha molte colpe, prima fra tutte quella di non aver risolto la questione del conflitto di interessi quando ne ha avuto la possibilità, ma tra i suoi peccati non riesco ad annoverare l’introduzione dell’Euro. Oggi si fa un gran parlare e un gran sparlare della responsabilità dell’Euro nella crisi e forse questo è vero, anche se va analizzato con cognizione di causa e certamente non davanti la solita tazzina di caffè al bar. Ma accusare Prodi di aver portato l’Italia in questa situazione è un falso storico che fa soltanto il gioco di chi ha le reali responsabilità e ancora oggi tiene in mano il Paese: Silvio Berlusconi.
L’ingresso dell’Italia nell’Euro era all’epoca irrinunciabile: l’unico Paese tra i più industrializzati a decidere di rimanerne fuori allora, l’Inghilterra, pur avendo all’epoca un’economia molto distante in senso migliorativo della nostra, oggi paga dazio e sente la crisi più che mai. Non potevamo non aderire alla moneta unica, casomai avremmo dovuto avere un peso politico più rilevante.
Poi si parla e straparla del presunto errore commesso nel rapporto di cambio tra lira ed Euro fissato, appunto, da Prodi, a 1936.27 Lire contro 1 Euro. In effetti non fu un cambio estremamente favorevole ma dobbiamo ricordare in che condizioni era la nostra moneta all’epoca. Anche qui si commette un atto di malafede o si dimostra ingenuità accettando questo come l’innesco delle problematiche italiane, facendo ancora una volta il gioco del vero responsabile, Silvio Berlusconi.
Il guaio vero, infatti, non è stato il rapporto di cambio tra Lira ed Euro ma l’applicazione sul mercato nazionale e il cambio di fatto, applicato da quasi tutti i commercianti che, così facendo, si sono arricchiti oltremisura nei primissimi anni della moneta unica. Ricordiamo tutti bene, credo, che ogni articolo in vendita nel periodo dell’entrata in circolazione dell’Euro passò da un valore in Lire ad un valore in Euro con il rapporto 1000 Lire = 1 Euro, raddoppiando in effetti tutti i prezzi.
Chi doveva vigilare perché questo non accedesse, come è stato fatto negli altri Paesi europei, era il governo. L’Euro è entrato in circolazione il 1° gennaio 2002. Al governo, dall’11 giugno 2001, c’era Silvio Berlusconi che nulla ha fatto per controllare l’applicazione del cambio e per garantirne l’equità, salvo poi affannarsi, negli anni e ancora oggi, a riversare la responsabilità su Prodi e sulla sinistra, a quanto pare riuscendoci.
Chi ci ha guadagnato con l’applicazione dell’Euro col rapporto 1 € = 1000 £? Senza dubbio i commercianti, ma certamente il nostro Presidente del Consiglio di allora non ci ha rimesso affatto. Ecco perché oggi dare la colpa a Prodi equivale a scagionare il più grande colpevole della situazione italiana attuale: Silvio Berlusconi.
Luca Craia