Regia: Josh Boone Anno: 2014 Titolo originale: The Fault In Our Stars Voto: 6/10 Pagina di IMDB (8.0) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Facile colpire i sentimenti in maniera forte e commovente quando si parla di malattie e le si associano a storie d'amore. Facile, ma non sempre scontato il risultato che si ottiene. Far leva su situazioni estreme utilizzando un fresco cinismo ed una banale, ma non per questo povera, filosofia fatalista che riescono a far breccia e commuovere il pubblico. Non amo il genere. La vita è davvero breve e davvero poi tutto quanto terminerà con l'oblio, lo sappiamo noi, come lo sanno i protagonisti, ma è altrettanto vero che nel mezzo c'è qualcosa che merita di essere vissuto. Infiniti momenti, alcuni più grandi di altri che possono essere ricordati e vissuti con gioia, apprezzati ed amati. Hazel ed Augustus riescono a mettere da parte le sofferenze e lo strazio (che pure ci sono, e nessuno vuol farli dimenticare) e forse hanno, all'interno della trama, un atteggiamento troppo eroico, troppo sfrontato. Non che non abbiano le proprie paure, ma le affrontano con coraggio e determinazione: sono caratteri estremamente romantici, invincibili, da fiaba, ma che risvegliano la parte emotiva del condottiero che è in ogni persona malata. Vedo questi due simboli, semplici, ma elaborati, come uno sprono per chi lotta e per chi sa che tutto finirà. Troppo presto, ingiustamente ed inequivocabilmente. Purtroppo l'architettura della storia è un inno che non può essere goduto da chi ci sta passando, perchè estremamente romantico ed idealizzato. Bello per farti commuovere: sai già che qualcuno muore, è così, punto e basta. Tutti lo sanno, da Shailene Woodley ad Ansel Elgort a Willem Dafoe a te che lo guardi. Fa piangere? La maggior parte delle persone lo faranno. Le altre, non ci penseranno.