Colpi di fortuna
Creato il 23 dicembre 2013 da Veripaccheri
Colpi di fortuna
di Neri Parenti
con Christian De Sica, Francesco Mandelli, Lillo e Greg, Paolo e Luca
Italia, 2013
genere, commedia
durata, 90'
Per
il 30 anniversario del cinepanettone Aurelio De Laurentis non si
smentisce riproponendo sulla scia dello scorso anno una versione light
del celebre format, appena variata nella struttura dall'aggiunta di un
terzo episodio-in questo caso il primo in ordine cronologico-che si
somma ai due già presenti nella versione gemella dello scorso anno. Al
centro della questione c'è il tema della fortuna, declinata in alcune
delle sue situazioni più tipiche, contrapposta al sostrato di credenze e
di circostanze che la vulgata solitamente gli contrappone. Abbiamo così la
vincita alla lotteria di Luca e Paolo abbinata alla perdita del
biglietto milionario che ne assicura la riscossione, l'affare del secolo
di uno scaramantico Christian De Sica messo a rischio dallo iettatore
Francesco Mandelli, ed infine il lascito di una ricca eredità che
Greg può ottenere dopo aver adottato Lillo, fratello misconosciuto e
border line. Trame pretesto che a Neri Parenti bastano ed avanzano per
allestire una serie di sketch fatti apposta per esaltare gli assoli
della star di turno. Cosi seppure a scarto ridotto per l'austerity del
minutaggio, a farla da padrone e' la comicità eccessiva e di maniera del
mattatore De Sica, a stento trattenuta da una sceneggiatura che esalta
la sua mimica facciale ma ne stempera il lato più scurrile. A fargli da
spalla il trasformista e camaleontico Francesco Mandelli stravolto fisiognomicamente dalla
maschera grottesca del suo personaggio, a cui si uniscono nei rispettivi
segmenti le coppie televisive rappresentate dalle new entry di Paolo e Luca, piuttosto a
disagio nell'episodio meno divertente del film, e Greg e Lillo, (già presenti in "Colpi di fulmine"), surreali e
rarefatti nell'inserto più riuscito e fantasioso, chiuso nel finale
dalla carambata di una rediviva Raffaella Carra'.
Uguale
a se stesso a discapito delle molte imitazioni, "Colpi di fortuna"
conferma pregi e difetti di un operazione che trae forza dalla propria
riconoscibilità, e che per questo fa di tutto per mantenersi inalterata.
Il risultato e' quasi paradossale, perché se i concorrenti tentano
di camuffare una proposta che di fatto tradisce la matrice del filone
originale, De Laurentis e soci si irrigidiscono sul canovaccio di un
divertimento old school, che esaspera la diversità dei caratteri, la contrapposizione tra il protagonisti e le rispettive "spalle", le
posture corporali strambe. Lo spettacolo appare usurato ma riesce ancora a
strappare qualche risata.
Unico
erede del b-movie italiano, "Colpi di fortuna" lo ripropone soprattutto
dal punto di vista produttivo, improntato ad un'artigianalita' che si fa
vanto di ricercare plausibilità attraverso location
organizzate nel giardino di casa, oppure quando sfrutta gli agganci con
l'attualita' calcistica, favorendo il connubio tra il passione pedatoria
e
quella cinematografica nell'episodio che apre il film, in cui ad essere
coinvolto è addirittura il Napoli calcio, tirato in ballo quel poco che
basta per
stimolare la fantasia ed il campanilismo legato a quello sport. Nulla è
da prendere sul serio tranne il responso del botteghino. Il seguito
dipenderà esclusivamente da quello.
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