Un caso triste che abbiamo preso a cuore nel mese di luglio, quando Anna Laura Millacci pubblicò su Facebook i segni delle presunte percosse ricevute dall'allora compagno, il cantante Massimo Di Cataldo. Oltre al viso insanguinato, la donna fece gran clamore con la pubblicazione dell'immagine di un feto. L'accusa più pesante a carico del compagno era proprio quella di procurato aborto.
Nei mesi a seguire, vennero ascoltate diverse persone vicine alla coppia. In particolare la baby sitter della figlia che Anna Laura ha avuto dal cantante. La donna, ascoltata dai magistrati, testimoniò di aver visto, il 18 giugno, Massimo Di Cataldo prendere a schiaffi la compagna. Secondo le dichiarazioni, il litigio si interruppe solo a causa di un'emorraggia. Probabilmente l'aborto, appunto.
A novembre, Massimo Di Cataldo è stato ospide di Barbara D'Urso a Domenica Live, dando vita ad un monologo a nostro avviso "comodo".
Noi siamo sempre state di parte, e lo siamo ancora. La notizia di oggi, per questo, ci lascia una certa amarezza: la perizia medico legale, disposta dalla Procura di Roma, assolverebbe il cantante dalle accuse di Anna Laura Millacci. La difesa ha chiesto, dunque, l'archiviazione del caso.
Ecco l'intervento dell'avvocato di Di Cataldo:
La relazione medico-legale redatta dai consulenti tecnici del pm Eugenio Albamonte smentisce le infamanti accuse rivolte al mio assistito. Secondo gli specialisti, non vi è alcuna prova documentale che la signora Millacci sia stata vittima delle riferite lesioni né tanto meno che il Di Cataldo sia responsabile dell’aborto, che avvenne, invece, in maniera spontanea .
Di Cataldo ha aggiunto:
“Questo risultato conferma la buona fede con cui sostengo da sei mesi la mia innocenza. In un momento in cui si è parlato tanto di soprusi sulle donne faceva comodo un capro espiatorio. E quale mostro migliore di un uomo che da sempre canta canzoni d’amore avrebbe fatto più scalpore? Ho passato un periodo buio nel quale ho combattuto per non sprofondare nella depressione”.
Noi restiamo della nostra idea #noallaviolenzasulledonne