Colpo di stato a rate e trionfo della plutocrazia

Dopo essere entrato in conflitto con la Corte Costituzionale, con la Presidenza della Repubblica, quotidianamente con la Magistratura, con la Presidenza della Camera dei Deputati, ora il Governo scellerato dell’Italia capofila dei paesi in crisi entra in conflitto con la sua stessa maggioranza ignorando i pronunciamenti del Parlamento e calpestando l’esito della votazione in Commissione. Nel momento in cui in Presidente del Consiglio tocca e raschia il fondo del barile della moralità, nel momento in cui in qualsiasi altro paese sedicente civile un capo di governo avrebbe almeno dato le dimissioni per scomparire nell’oblio e nella vergogna, nel momento in cui gli Italiani si stanno rendendo conto di quanto bassa sia la sua statura morale e ciononostante continuano a sostenerlo, egli avanza imperterrito nella sua opera di disfacimento dello Stato Democratico per sostituirlo con la sua plutocrazia. Credo che si stia compiendo un colpo di stato sui generis, mai visto prima. Un colpo di stato perpetrato a rate, a piccoli passi quotidiani, tra gli inutili strepiti di una opposizione che ha perso quasi completamente la propria credibilità, tra i sogghigni amari degli ex amici che programmavano giorni di gloria e si ritrovano ad assistere inermi a questo scempio e tra il plauso degli Italiani emuli ed invidiosi di cotanta tracotanza lurida e priva di scrupoli. A questo punto credo possiamo aspettarci di tutto. Prepariamoci al peggio.

Luca Craia